NUOVE PRACTICE
Lavoro, ora le aziende pescano da Facebook

La selezione dei candidati passa anche dai social network. Alcuni consigli per migliorare la propria reputazione online.

Arriva dall’America la nuova practice aziendale: il recruitment online è sempre più basato sulla ricerca tra i profili dei social network. Secondo un’indagine condotta da Repeller, una delle maggiori piattaforme Usa di social media monitoring, il 91% delle aziende contattate dichiara di utilizzare i social network per ricavare informazioni utili alla selezione dei candidati.

I social network, tra cui i famosissimi Facebook e Twitter, sono un utilissimo strumento per la nostra vita sociale, comunicazione e per lo svago. Con quante vecchie conoscenze abbiamo riallacciato dei rapporti grazie alle reti sociali? Di quanti compleanni ci siamo ricordati grazie a Facebook? Di quante notizie curiose e strampalate siamo vera conoscenza grazie al tamtam virtuale? Bisogna però sapere che paradossalmente, queste reti nate come elementi di svago, per passare il tempo libero siano diventate dei riferimenti importanti per fini ben poco leggeri e frivoli.

L’abitudine a procacciare “teste” sui social media è arrivata anche da noi, nonostante alcune riserve. Secondo il gruppo Hays, leader del recruitment specializzato in middle e top management, un numero sempre maggiore di candidati viene scelto dalle aziende italiane, anche, dopo aver consultato le loro pagine nei social network. «Nel nostro Paese - afferma Carlos Manuel Soave, managing director di Hays Italia - non ci si fida ancora completamente del web, visto ancora come uno strumento poco affidabile. Le cose, però, stanno cambiando, tanto che il 40% delle aziende italiane utilizzerebbe Facebook per selezionare il proprio organico».

REPUTAZIONE - Ma per essere vincenti nel nuovo panorama delle selezioni online bisogna prendere delle precauzioni. «Che piaccia o no - conclude Soave- il mondo del recruitment e dei social network si stanno avvicinando sempre di più: questo significa che diventerà sempre più importante saper gestire la propria immagine online». Anche se in Italia queste tecniche di selezione del personale non sono usate come all’estero, gli esperti convergono: sarebbe meglio apportare accorgimenti alla nostra vita digitale: per esempio restringendo il numero di persone che possono accedere ai nostri contenuti, eliminando foto, frasi o commenti non appropriati. Giusto per essere più tranquilli.

19/12/2012
Lorenzo Rigo - Liceo scienze sociali Erasmo da Rotterdam (Sesto San Giovanni) - info@jobedi.it
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