VERSO LE ELEZIONI
Lavoro e welfare, le priorità per la nuova Regione

Occupazione, servizi soziali, sanità: l'agenda del sindacato per uscire dalla crisi e rilanciare una regione, la Lombardia, che ha preso i suoi primati. Solo quest'anno i nuovi disoccupati ufficiali sono più di 400mila

I compiti di una Regione grande, importante e complessa come la Lombardia sono tanti. Anche i problemi da risolvere, certo non mancano. La casa, l’ambiente, il territorio, le infrastrutture,  l’agricoltura e il turismo, la mai realizzata riforma della politica e via di questo passo. Tutti temi su cui ci saranno certamente occasioni di confronto prima e dopo le elezioni e dove, come sempre, diremo la nostra e faremo le nostre proposte. Ci sono però due grandi temi, due emergenze, che vogliamo mettere in evidenza e sui quali vogliamo aprire il dibattito con le parti sociali, le istituzioni e i candidati al governo e della Lombardia: il lavoro e il welfare, compresa la sanità.

Il lavoro.  Dal 2009 la Lombardia è investita da una crisi occupazionale  senza precedenti, che prosegue e richiede interventi impegnativi, a partire dagli ammortizzatori sociali, per la tenuta della coesione sociale. Dietro l’emergenza  si stanno affermando cambiamenti epocali per come il lavoro nella nostra regione è stato organizzato.  Il lavoro nelle nostre aree non avrà più alcune caratteristiche e con la crisi sta assumendo nuovi contenuti, che vanno colti e sui quali occorre lavorare.  Siamo in presenza di un significativo punto di svolta. Per questo motivo ed alla vigilia di una nuova stagione di governo della Regione,  la Cisl intende avviare una riflessione collettiva, dentro le proprie strutture, con le altre organizzazioni sindacali e con le controparti, per individuare i fondamenti che permettano di orientare nuove azioni a sostegno del lavoro che rispondano alle nuove sfide di lungo periodo che l’economia e la società lombarda, senza scorciatoie o aiuti esterni, è chiamata ad affrontare e risolvere. Serve per il futuro una più diffusa contrattazione diretta delle parti ed una diversa capacità della Regione di realizzare il confronto con le stesse in modo costruttivo e aperto.

Welfare. Bisogna ripensare un sistema sanitario e dei servizi sociali più incluso e in grado di rispondere alle richieste delle fasce di popolazione più debole. Le risorse vengono meno e contemporaneamente dobbiamo trovare il modo di rispondere a bisogni generazionali crescenti, basti pensare agli anziani e alla non autosufficienza. Il sistema, in generale, deve essere più equo e razionale, vanno eliminati gli sprechi e aboliti i privilegi. Ma non basta bisogna trovare nuovi strumenti, inventare nuove  soluzioni, studiare forme d’integrazione  dei servizi.  Un punto di vista di partenza  diverso da passato: prima l’individuazione del bisogno, poi la risposta.  Un sistema comunitario  fondato sul concetto di rete tra pubblico e privato, dov’è il primo a stabilire le linee e fare i controlli.

Negli allegati  i docuenti  integrali con le proposte di Cisl Lombardia su Welfare e Lavoro.

10/12/2012
Gigi Petteni - segretario generale Cisl Lombardia - info@jobedi.it
ALLEGATI
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