ACCORDO COMUNE-SINDACATI
Emergenza abitativa, nasce Agenzia per la Casa

Uno strumento per l’incontro di domanda e offerta. Fondo anche per nuovi alloggi popolari. Galvagni (Cisl): Un accordo significativo che interviene anche sui tempi di assegnazione degli alloggi e su quelli di esecuzione dei lavori appaltati. Un contributo importante per rispondere il più rapidamente possibile alla pressante richiesta di case che c'è a Milano

Milano torna ad avere una politica programmatica nel settore abitativo. È stato appena siglato un protocollo per dare il via a un fondo per costruire nuove case popolari e per ristrutturare gli sfitti e soprattutto costituire entro l’anno dell’Agenzia per la Casa per far incontrare la domanda e l’offerta, la costituzione di un ufficio dedicato alla gestione degli alloggi liberi, un nuovo quartiere con edilizia sociale pubblica, agevolazioni urbanistiche per la creazione di nuove imprese nel territorio milanese.

A partecipare a questa iniziativa politica concreto ci sono gli assessori alla Casa Lucia Castellano, all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris, alle Politiche per il lavoro Cristina Tajani. Accanto a loro le parti sociali: Danilo Galvagni (Cisl), Onorio Rosati (Cgil), Walter Galbusera (Uil), Walter Chiappelli (Sunia), Leo Spinelli (Sicet) e Giulio Nicosia (Uniat).

“L’importanza di questo  accordo – ha sottolineato Danilo Galvagni, segretario generale della Cisl di Milano-  sta nel fatto che, per la prima volta, si è posta l’attenzione non solo nell’individuazione delle aree ma anche nei tempi  di realizzazione degli interventi. Dal punto di vista burocratico amministrativo, dalla presentazione  della richiesta all’assegnazione  di un alloggio, mediamente, non dovranno  passare  più di 15 giorni: Per quanto riguarda gli appalti, oltre alla trasparenza delle gare, devono essere indicati i tempi di esecuzione dei lavori. Un’altra novità – conclude Galvagni-  riguarda il meccanismo di consultazione permanete  tra Comune e parti sociali per individuare insieme le priorità degli interventi  sulla base delle risorse disponibili”.

L’ACCORDO -  Negli ultimi mesi i sindacati e Palazzo Marino hanno lavorato per mettere a punto un nuovo piano per mettere al centro dell’azione politica e amministrativa la questione della casa, come era previsto dal programma del sindaco Pisapia.
Come già annunciato in occasione dell’approvazione del Piano di Governo del territorio, viene costituito un fondo di 37 milioni di euro per la costruzione di nuovi alloggi (20 milioni) e per ristrutturare gli appartamenti sfitti (17 milioni), cifre alle quali saranno aggiunte nuove risorse in parte messe a bilancio ogni anno da Palazzo Marino e in parte derivanti dagli operatori privati che, non volendo costruire edilizia residenziale pubblica, dovranno monetizzare al Comune questa mancata realizzazione di residenza pubblica.

Inoltre, sul fronte dell’offerta abitativa, sono state sbloccate 900 nuove case popolari, previste dalla precedente Amministrazione, che verranno consegnate alla città entro la fine del 2013.

Il Comune di Milano si impegnerà anche per il recupero del patrimonio esistente attraverso la riqualificazione degli sfitti, la rapida assegnazione degli alloggi liberi (non oltre 15 giorni), la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stabili, nessuna sottrazione di case al patrimonio di edilizia popolare.

NUOVO QUARTIERE - Il Protocollo prevede anche la creazione di un nuovo quartiere che abbia una prevalenza di edilizia economica e popolare, ma che non sia un quartiere ghetto. Un nuovo rione che offra ai suoi abitanti i servizi e le infrastrutture necessari. Il Comune s’impegna a sostenere le aree con attività produttive esistenti disincentivando le azioni speculative sulle zone industriali. Verrà incentivato il recupero degli insediamenti produttivi esistenti favorendo l’insediamento di nuove imprese.

Il protocollo prevede che ogni imprenditore che vuole ristrutturare la sua azienda abbia un premio volumetrico del 20% sulla sua superficie lorda di pavimento da utilizzare in loco oppure che può rivendere come diritto volumetrico per qualsiasi altra destinazione (residenziale e produttiva).
Inoltre tutti gli incubatori d’imprese, come start up e spin off, se convenzionati con il Comune saranno considerati come servizi e quindi non avranno limiti volumetrici per la realizzazione di un nuovo edificio.

Sul fronte delle locazioni, il Comune si impegna a costituire entro quest’anno l’Agenzia per la Casa, il cui obiettivo è far incontrare la domanda e l’offerta di appartamenti in affitto da privati che servirà a far emergere il mercato nero e favorire i contratti regolari.

06/11/2012
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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