SCIOPERO ALLA SEDE MILANESE
Henkel, le vendite vanno ma licenzia

Ottimi risultati economici nonostante la crisi. Ma la procedura di mobilità è stata avviata per 29 persone. L'ultimo capitolo di una "riorganizzazione" che è costata 200 esuberi.

Domani 31 ottobre ci sarà l'ennesimo presidio davanti la sede di Assolombarda, in via Pantano a Milano. Questa volta a incrociare le braccia e protestare sono i dipendenti di Henkel Italia Spa, la filiale italiana amministrativa del gruppo multinazionale tedesco. A livello globale conta 47mila dipendenti. A Milano ci sono la sede e nel territorio ben 7 stabilimenti produttivi. Dal 2008 l'azienda ha attuato processi di ristrutturazione e riorganizzazione che hanno protato alla riduzione di circa 200 posti di lavoro.

Dalle sedi italiane arrivano i prodotti Loctite (adesivi industriali), la detergenza (il famoso marchio DIxan) e la cosmetica (Antica Erboristeria).

Quest'anno, nonostante quello che i sindacati giudicano "un'ottima performance economica" ha dichiarato la procedura di mobilità per 29 persone. Nonostante la proposta sindacale, dice un volantino delle Rsu "non è stato applicato ilc ontratto di solidarietà per salvaguardare l'occupazione e l'azienda si è dichiarata non disponibile a percorrere questa strada. I lavoratori sono stanchi di subire le scelte che stanno svuotando di contenuti la sede con forti rischi sulla stabilità dell'occupazione". Di qui lo sciopero di 8 ore col presidio davanti alla sede simbolo dell'imprenditoria locale in città. Durante il presidio (dalle 9) ci sarà l'incontro con l'azienda.

30/10/2012
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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