NUOVE REGOLE
Aeroporti, perche' aumentano le tasse

Tariffe alte e servizi non adeguati. Gli scali italiani si comportano ancora come monopoli? E in arrivo c'è la riduzione voluta da Passera.

Continuano a salire le tasse aeroportuali per i passeggeri italiani. Venerdì scorso l’Enac ha approvato i contratti di programma degli aeroporti di Roma (da 17 a 27 euro a passeggero) e Venezia dando il via libera all’aumento delle tariffe ed allineandosi a quelle di Milano, aumentate di recente. Nel capoluogo lombardo la Sea ha provveduto a innalzare dal 2 ottobre le tarisse d'imbarco e security per i voli da Malpensa (aumento tasse di 6,70 euro e 3,50 per i bambini per i voli domestici e quelli EU, di 7,89 e 4,10 per i bambini le tasse per i voli fuori dall’EU).

POLEMICHE - «Negli anni scorsi, prima della crisi - ha spiegato Dario Balotta presidente di Onlit, l'osservatorio nazionale liberalizzazioni trasporti - gli azionisti privati e pubblici delle concessionarie aeroportuali AdR, Sea e Save si sono messi in tasca i consistenti utili anziché destinarli, come previsto dalle norme, all’ammodernamento dei sistemi di gestione. Si è cosi  generato quel gap gestionale che ora si vuole colmare con ingenti  investimenti da sostenere con pesanti aumenti tariffari che vanno ben oltre il tasso d’inflazione. Aumenti che in questa fase di depressione del mercato finirebbero con l’aggravare la crisi del settore».

Secondo Balotta la pretesa dei tre maggiori scali nazionali di  adeguare le tariffe ai livelli degli scali europei è inconsistente: «Gli scali europei offrono servizi di qualità ed efficienza maggiore e  pagano ai loro Stati consistenti e non ridicoli come quelli italiani, canoni di concessione. Inoltre gli investimenti in nuove piste a Malpensa, Fiumicino e Venezia cioè in  nuove grandi capacità aeroportuali previsti nei contratti di programma, sono in contrasto con obiettivi di razionalizzazione del settore». Balotta si riferisce al fatto che gli scali nazionali hanno una capacità di oltre 200 milioni di passeggeri, mentre il traffico dello scorso anno era di 140 milioni. E questo sarebbe anche uno dei motivi per cui dovrebbe andare in porto il progetto di riduzione degli scali messo a punto dal minsitro dei dello Sviluppo Economico Corrado Passera in estate.
Il progetto, definito insieme all'Enac, prevede una riduzione complessiva degli oltre 60 aeroporti oggi in attività, che saranno via via dimezzati, fino ad una quarantina di scali operativi. Gran parte degli scali minori saranno dismessi o nel migliore dei casi passeranno sotto la tutela degli enti locali (se riusciranno a pagarne le spese)".Il progetto, definito insieme all'Enac, prevede una riduzione complessiva degli oltre 60 aeroporti oggi in attività, che saranno via via dimezzati, fino ad una quarantina di scali operativi. Gran parte degli scali minori saranno dismessi o nel migliore dei casi passeranno sotto la tutela degli enti locali («se riusciranno a pagarne le spese» ha detto il ministro.

I MIGLIORI - Intanto, come ogni anno è stata pubblicata la classifica degli aeroporti migliori del mondo. Il metodo è niente di più democratico: si analizzano i risultati dei sondaggi volontari completati da 12 milioni di passeggeri durante un periodo di 10 mesi su 385 aeroporti internazionali. I risultati dei primi 20 sono visibili a tutti a questo link: http://www.worldairportawards.com/Awards_2012/top20airports.htm .

Come tristemente risalta dalla classifica nessun aeroporto italiano è menzionato. In testa c'è uno scal sud-coreano che è risultato il più efficiente.

23/10/2012
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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