ACCORDO COMUNE DI MILANO - SINDACATI
Appalti trasparenti e socialmente responsabili

“Questo protocollo è importante - è il commento di Danilo Galvagni segretario Cisl Milano -  perché oltre oltre alle regole delle gare introduce sanzioni severe a carico delle imprese che non rispettano le norme. Insomma si passa dalle parole ai fatti".

Più sicurezza nei luoghi di lavoro, più qualità negli appalti e nei servizi, più tutela dei diritti delle persone, più attenzione alla responsabilità sociale, per una concorrenza leale, nel rispetto della contrattazione. Questi i capisaldi  del “Protocollo per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture”, che è stato firmato a Palazzo Marino questa mattina dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dai rappresentanti delle confederazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil. L’accordo tra il Comune e i sindacati arriva in un momento particolare, con le infiltrazioni della malavita organizzata al centro delle inchieste della magistratura e con gli appalti di Expo che entrano nel vivo.

“ Questo protocollo è importante perché oltre a prevedere una serie di misure a tutela della regolarità degli appalti e dei rapporti di lavoro, introduce sanzioni severe a carico delle imprese che non rispettano le norme.  – ha commentato il segretario della Cisl di Milano Danilo Galvagni (nella foto) - Dalle parole si passa ai fatti: l’accordo non è un semplice atto formale, ma uno strumento di contrasto contro chi agisce al di fuori della legalità. Tre punti  a mio parere fondamentali: l’introduzione del principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che supera le offerte al massimo ribasso e offre più  garanzie sulla realizzazione delle opere e sul rispetto dei diritti dei lavoratori;  la tutela dell’occupazione dei dipendenti in forza a società che, per qualsiasi ragione (fusione, cessione o perdita dell’appalto), si trovassero nelle condizioni di dovere rescindere i contratti; l’impegno che  le regole del protocollo vengano recepite anche dalle imprese partecipate da Palazzo Marino”.

UN ACCORDO INNOVATIVO

L’accordo, innovativo nel suo genere, è il frutto di un lavoro condiviso durato diversi mesi, che ha l’obiettivo di garantire e l centro delle indagini della magistratura e con migliorare la qualità degli appalti e dei servizi pubblici, in un momento di grave crisi economica con le risorse a disposizione delle pubbliche amministrazioni sempre più ridotte. Con questo nuovo protocollo Milano, la capitale italiana del lavoro, vuole promuovere la qualità e lo sviluppo, favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela dei diritti delle persone, per contrastare attività precarie e irregolari, progettando e sperimentando politiche attive e modalità nuove di sostegno ai cittadini e alle imprese. Il protocollo è anche uno strumento di contrasto ai fenomeni di dumping che inficiano la leale concorrenza a danno delle imprese che rispettano le normative fiscali e del lavoro e provoca riflessi sul piano sociale che possono portare a fenomeni di illegalità.

GLI IMPEGNI DEL COMUNE

Con la firma di questo accordo il  Comune di Milano intende promuovere appalti pubblici socialmente responsabili, inserendo nei bandi di gara o nei capitolati di appalto, in aggiunta ai requisiti di legge, specifici elementi ambientali e sociali. “Si tratta di un impegno tra l’amministrazione e i sindacati, per utilizzare appalti socialmente responsabili; - sottolinea l’assessore al Lavoro Cristina Tajani -  questo significa preferire di norma il criterio dell’appalto economicamente vantaggioso invece che quello del massimo ribasso. Ma anche privilegiare con un punteggio aggiuntivo quelle imprese e quelle cooperative che abbiano, tra l’altro, certificazioni di sostenibilità ambientale. Rispetto ad Expo - conclude Tajani - firmeremo tra un paio di settimane il nuovo protocollo relativo al cantiere della “piastra” in cui il comune assieme alla stazione appaltante Expo, i sindacati e l’azienda che ha vinto l’appalto, s’impegnano, oltre che a garantire misure di sicurezza, a vigilare contro le infiltrazioni mafiose”.
Il miglior utilizzo delle risorse pubbliche è assunto dall’Amministrazione comunale quale valore e impegno prioritario da perseguire, garantendo la massima trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità nei servizi rivolti ai cittadini; valorizzando le risorse interne e il funzionamento della macchina amministrativa.

Il Comune si impegna a favorire l’applicazione dei contratti nazionali di filiera per evitare il fenomeno della “catena” di subappalti che impoverisce il lavoro e riduce di fatto le responsabilità in capo al committente e alle imprese appaltanti; ad assicurare la più ampia informazione e il controllo periodico degli andamenti degli appalti di lavori, servizi e forniture a garanzia di correttezza e trasparenza; a diffondere le buone prassi di qualificazione e sviluppo dell’occupazione nell’area territoriale milanese; a prevedere punteggi aggiuntivi riferiti a sistemi certificati di gestione della qualità, di sostenibilità ambientale, di responsabilità sociale di impresa, di politiche di conciliazione e di pari opportunità, nel quadro di una logica volta a incentivare lo sviluppo della qualità da parte delle aziende.

Inoltre, in caso di cessione ad altra azienda o di fusione di aziende o nei casi in cui, nello svolgimento dell’appalto, si verifichi un avvicendamento di ditta appaltatrice, il Comune porrà in essere ogni tutela per garantire quanto dovuto ai lavoratori come la ricollocazione dei lavoratori interessati nell’azienda subentrante. Gli affidatari del servizio e/o l’appaltatore dovranno garantire ai lavoratori i diritti acquisiti e un trattamento non inferiore a quello precedentemente goduto.

Nell'accordo sottoscritto, che ha durata quinquennale, si sottolinea come, in caso di assunzione di manodopera per l’esecuzione dell’appalto, s’intende riservare una quota di personale con difficile accesso al lavoro (non inferiore al 10%): personale in mobilità, disoccupato a seguito di procedure di licenziamento, soggetti inoccupati ai sensi del Regolamento della Comunità europea numero 2204 del 2002.

Infine, il Comune, in qualità di stazione appaltante e/o di committente, si impegna a istituire e implementare un registro dei fornitori,
esecutori, appaltatori, compreso l’elenco di imprese che non abbiano segnalazioni di pregressi impieghi di manodopera con modalità irregolari o che non abbiano fatto ricorso a illegittime forme di intermediazione per il reclutamento di manodopera; a vigilare sulla regolarità contributiva dell’appaltatore e del subappaltatore mediante verifiche periodiche nella fase di aggiudica di gara, di erogazione dei servizi appaltati e nelle fasi di pagamento.

22/10/2012
redazione - info@jobnotizie
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