IMMIGRATI
Sanatoria. Confermato, è stata un flop

Dalla Cisl di Milano sono state inoltrate solo 450 pratiche a fronte delle 1300 del 2009. Questo nonostante l'elevato aflusso di stranieri. I problemi principali la latitanza dei datori di lavoro e le difficoltà burocratiche del decreto governativo

La sanatoria 2012 si è rivelata un flop. Alla Cisl di Milano, a fronte delle moltissime richieste di informazioni, dal 15 settembre ad oggi, giorno di chiusura della “finestra” per l’emersione, sono state inviate al ministero dell’Interno solo 450 domande. Poche, molte meno rispetto alle 1.300 della sanatoria 2009, che peraltro era riservata solo a badanti e lavoratori domestici.

“Contrariamente a quanto sostenuto oggi dal ministro Cancellieri – osserva Maurizio Bove, responsabile del Dipartimento immigrazione della Cisl milanese –, a frenare le pratiche di regolarizzazione non è stato il basso numero di stranieri irregolari che vivono nel nostro Paese, ma gli alti costi previsti per i datori di lavoro e alcune incomprensibili rigidità burocratiche, come l’obbligo di dimostrare la presenza in Italia al 31 dicembre 2011 e la richiesta di un contratto di lavoro full time per le aziende”.

In questo mese dedicato alla sanatoria, gli uffici della Cisl di via Tadino hanno ricevuto una media di 200 persone al giorno. Una minima parte ha però potuto avviare le pratiche, mentre molti hanno denunciato di essere stati licenziati dai propri datori di lavoro. “L’obiettivo di fare emergere il lavoro sommerso – conclude Bove – non è stato raggiunto, così come quello di fare cassa. E’ arrivato il momento di affrontare seriamente il problema dell’immigrazione, trovando meccanismi diversi dalla farsa del decreto flussi. Altrimenti da qui a breve bisognerà ricorrere all’ennesimo condono, che non risolve il problema ma arricchisce i tanti truffatori che si danno da fare in queste occasioni”

LA SANATORIA RISCHIA IL FLOP DEL 22/09/2012

La sanatoria 2012 rischia di trasformarsi in un flop. Al di là delle numerose lacune presenti nella normativa, sono moltissimi i lavoratori stranieri che chiedono informazioni e vorrebbero avviare le procedure di emersione dal lavoro nero, ma pochissimi i datori di lavoro disponibili a regolarizzarli. Sarà la crisi, saranno i mille euro di forfait che dovrebbero tirare fuori dal portafoglio, ma la realtà è questa.
“Numeri alla mano – osserva Maria Grazia Bove, segretaria della Cisl di Milano -, da sabato 15 settembre (data di avvio della sanatoria) ad oggi le richieste di regolarizzazione inviate al ministero tramite i nostri operatori sono state appena 38. In compenso, agli sportelli di via Tadino 23 abbiamo finora ricevuto almeno un migliaio di lavoratori extracomunitari, oltre alle circa 300 persone che hanno partecipato all’assemblea cittadina convocata la scorsa settimana”.
“Moltissimi lavoratori – aggiunge Luigino Pezzuolo, segretario generale della Fisascat Cisl milanese – vengono da noi a chiedere informazioni e poi ci dicono chiaro e tondo che i loro datori di lavoro non vogliono regolarizzarli e sono disposti a tenerli solo se continuano a lavorare in nero, pena il licenziamento. Non solo, ma molti tra i pochi fortunati che riescono ad avviare la pratica di emersione se la devono pagare di tasca propria, versando ai datori di lavoro i mille euro che sarebbero invece a loro carico”.
Cisl e Fisascat stanno raccogliendo informazioni e documenti e sono pronti a ricorrere in Tribunale contro quei datori di lavoro che stanno già licenziando o non hanno intenzione di regolarizzare i propri dipendenti. Al contempo chiedono con forza ai ministeri competenti di studiare una soluzione affinché ai lavoratori licenziati o non regolarizzati per motivi indipendenti dalla propria volontà venga concesso un permesso di soggiorno per attesa occupazione: soltanto così avremo una reale regolarizzazione di chi in Italia è costretto nel sommerso.

Sanatoria: datori di lavoro assenti ingiustificati del  18/09/2012

In via Tadino al 23 davanti alla sede della Cisl di Milano, in questi giorni, la mattina (con replica il pomeriggio alle 15) è come essere al supermercato. Gli addetti alla portineria distribuiscono il ‘numerino’ agli immigrati che poi scendono ordinatamente al primo seminterrato dove, in una sala, attendono di essere chiamati dagli operatori del Cesil (il Centro solidarietà immigrazione e lavoro della Cisl) per verificare i documenti necessari per la sanatoria 2012. Un flusso continuo e ininterrotto iniziato il 15 settembre e che andrà avanti fino allo stesso giorno di ottobre quando scadranno i termini fissati dal decreto governativo. In meno di una settimana ne sono arrivati più di 700, di ogni tipo di etnia “Questa sanatoria si aspettava da tempo – ricorda Maurizio Bove, responsabile dipartimento immigrazione CIsl Milano – e tutti, appena è stato possibile, si sono mossi per capire se rientrano o meno nei criteri fissati dal decreto governativo”. La Cisl ha preparato per tempo un vademecum dettagliato degli aventi diritto e dei documenti necessari per la regolarizzazione: sono stati distribuiti volantini, interventi a giornali, radio e tv, su mensile Job c’è una pagina intera con i dettagli, sui siti www.cislmilano.it e www.jobnotizie.it tutta la documentazione. Sabato scorso, poi, c’è stata un’assemblea cittadina dove hanno partecipato più di 300 persone “tutti molto attenti – prosegue Bove – per capire meglio come funziona  il meccanismo della sanatoria, quali i documenti necessari. Del resto per loro la regolarizzazione è la condizione per poter vivere e lavorare nel nostro Paese con un minimo di tranquillità. Assenti ingiustificati i datori di lavoro: solo tre si sono presentati sabato e, in totale, sono sei le pratiche avviate  in una settimana”.

QUALI PROBLEMI

Come previsto uno dei principali problemi emersi in questi giorni è la certificazione della presenza in Italia al 31/12 dell’anno scorso. "Paradossalmente – racconta Bove – chi ha avuto problemi oggi è avvantaggiato. Un ricovero, una segnalazione, un qualsiasi contatto con la pubblica amministrazione è bastato per lasciare una traccia della presenza nel territorio italiano. Invece, chi è stato molto accorto, ha fatto di tutto per non avere problemi, se – in altre parole – non è stato segnalato in alcun modo (ad esempio denunciato per mancanza di documenti), oggi non ha nessuna possibilità di usufruire di questa sanatoria. Viviamo in un Paese - prosegue il responsabile del dipartimento immigrazione della Cisl di Milano – dove qualunque pubblico ufficiale può denunciarti come clandestino, dove agli irregolari viene detto di nascondersi... e poi, per potersi regolarizzare, gli si chiede di dimostrare che erano qui. Assurdo, come assurde sono tutte queste norme sull’immigrazione. Le sanatorie sono solo dei tappi per arginare le emergenze. Ci vorrebbe invece una legge organica, senza scadenze temporali, che affronti una volta per tutte il problema della regolarizzazione di migliaia e migliaia di lavoratori. Ma probabilmente si va andare avanti a colpi di sanatorie perché si vuole mantenere questo stato delle cose. O, forse, anche solo perché gli immigrati non votano e quindi contano meno”.

Di fatto, anche a questo giro, gran parte del sommerso non emergerà, e potrà essere regolarizzato solo un numero contenuto di lavoratori  come quelli che svolgono lavoro domestico per venti ore settimanali (consecutive, non frammentate tra più datori) e i dipendenti di  full-time. Una piccola goccia nel mare dell’immigrazione italiana.

Un’ultima questione: c’è chi ci marcia, chi cerca di sfruttare la situazione e tenta di truffare gli interessati? “Sì, come sempre – conclude Bove – I furbi e i truffatori non mancano mai. Nei giorni passati abbiamo fatto chiudere un sito che sfruttando la non conoscenza della materia e alcune parole chiave prese da siti istituzionali (appoggiandosi su server statunitensi), prometteva la regolarizzazione in cambio di un tariffario ben preciso".

Leggi gli altri articoli sull'argomento :

http://www.jobnotizie.it/articolo/sanatoria-sabato-15-convegno-alla-cisl/485

http://www.jobnotizie.it/articolo/la-nuova-sanatoria-ecco-cosa-fare/444

http://www.jobnotizie.it/articolo/una-sanatoria-che-sana-poco/497

http://www.jobnotizie.it/articolo/bloccare-i-flussi-non-risolve/188

16/10/2012
Sveva Stallone - s.stallone@jobedi.it
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