PISAPIA FASE 2. IL PUNTO DI ANDREA FANZAGO (PD)
Abbiamo salvato Milano. Ora facciamola crescere

Dopo aver rimesso a posto i conti, nel 2013 bisogna investire: lavoro, Expo, trasporti, welfare le priorità. Ma dove si prendono i soldi? Sicuramente non più dalla tasche dei milanesi. L'unica  via è la 'vendita' delle partecipate.

“Abbiamo salvato Milano dalla bancarotta. Ora proviamo a dargli un futuro”, Andrea Fanzago, vice presidente del Consiglio comunale,  esponente di punta della cosiddetta ‘componente cattolica’ del Pd, esprime, sarebbe  stato strano il contrario, un giudizio positivo sul primo anno di attività della giunta Pisapia;  non senza però qualche ragionevole  preoccupazione. E’ anche convito, Fanzago, che l’arancione che colora la maggioranza sia ancora vivo, che non ci siano problemi di tenuta nell’arco che va dal Pd a Sel, attraverso l’unico consigliere dell’Idv di Di Pietro. Nonostante le turbolenze nazionali che, com’è sempre è avvenuto, potrebbero influire su un livello locale importante come Milano. Fanzago è convinto che “finché  c’è Pisapia non dovrebbero esserci problemi”. La fase due, che inizia con questo autunno, della giunta di centrosinistra, sarà sicuramente un banco di prova importante visto che sulle scelte, che si dovranno fare nelle prossime settimane, qualche distinguo all’interno della maggioranza è già emerso.

Ma andiamo con ordine. Fanzago, qual è il risultato più importante del primo anno di vita della giunta Pisapia?

“Sicuramente aver rimesso a posto i conti disastrosi che abbiamo ereditato alla precedente amministrazione.  E’ stato fatto uno sforzo incredibile per stare all’interno del Patto di stabilità. Chi ha fatto scelte diverse, come Torino , ora ne paga le conseguenze in termini di minori trasferimenti da parte dello  Stato centrale e quindi d’investimenti.  Milano ha fatto la scelta giusta, e comunque non poteva fare diversamente, per il futuro della città in generale e per l’appuntamento dell’ Expo in particolare. Ora i conti sono a posto, Milano ha, per la prima volta, un bilancio costruito, per la maggior parte, da risorse proprie, mentre prima faceva sempre affidamento alle risorse delle partecipate, indebolendole al tempo stesso,  e quindi possiamo pensare a fare gli investimenti necessari.  Il 2013 deve essere l’anno dello sviluppo: Expo, trasporti, casa, welfare, lavoro, in una parola crescita sono le priorità”.

E con quali soldi, c’è da  aspettarsi qualche altra manovra  fatta di  aumenti tariffari e fiscali?

“Mi auguro proprio di no. Non possiamo  caricare di ulteriori oneri i cittadini. I milanesi  hanno già dato  per il risanamento dei conti. Altre manovre sarebbero insopportabili, dobbiamo percorrere altre strade”.

Quali?

“ Due fondamentalmente: insistere con la richiesta al governo di deroga al Patto di stabilità, perché Milano le risorse per gli investimenti ce le avrebbe; e le dismissioni delle società partecipate. Senza dimenticare un rigoroso controllo della spesa dell’amministrazione e il recupero dell’evasione fiscale.”

E su questo secondo punto è convinto che tutti in maggioranza siano d’accordo?

“Sì, non vedo problemi particolari, la garanzia è il Sindaco Pisapia. E poi, se vogliamo ripartire, non ci sono alternative, altrimenti dovremmo ritoccare la tassazione, ma solo una patrimoniale per le fasce alte di reddito potrebbe essere sopportata”.

L’impressione che si ha all’esterno è che i vari assessori siano molto attivi nell’annunciare idee e progetti che però, poi, non hanno le gambe per andare avanti

“C’è grande voglia di fare qualcosa d’importante, che lasci il segno ma senza le risorse finanziarie rischiano di rimanere dei buoni propositi. Il punto è sempre lo stesso: senza i soldi non si può fare quello di cui Milano ha bisogno. Questa è  la scommessa della fase due della giunta Pisapia”.

MI PRESENTO

Mi chiamo Andrea Fanzago, sono nato nel 1961, sono sposato da 26 anni, ed ho tre figli.

Mi sono diplomato nel 1980 come perito elettrotecnico e ho continuato gli studi conseguendo il diploma di Terapia della Neuropsicomotricità. Ho lavorato, come terapista della riabilitazione, in qualità di consulente, per circa 10 anni nella Azienda Sanitaria Locale di Rozzano, presso gli ambulatori di Pieve Emanuele, Opera e Locate Triulzi; dal 1987 sono stato assunto dalla Fondazione Don Gnocchi di Milano ed ho operato, sempre come terapista, presso la scuola media ed elementare.

Nel 2000 sono stato assunto al Consorzio Farsi Prossimo,  dove mi sono occupato della progettazione e realizzazione di servizi per anziani e disabili, e della promozione e formazione del volontariato. Prima dell'impegno politico istituzionale ho sempre fatto politica nel sociale, nel mondo del lavoro (nella CISL Sanità) e nel mondo del volontariato (sono socio fondatore di alcune organizzazioni di volontariato)

Dal giugno del 2001, sono stato eletto in Consiglio Comunale nelle lista della Margherita e dopo tre anni sono stato eletto Capogruppo sino alla fine del mandato.

Mi sono ripresentato alle elezioni amministrativa del maggio 2006 nella Lista dell'ULIVO e nel giugno del 2011 nella lista del Partito Democratico e sono stato eletto, in entrambe le votazioni, con più di 1800 preferenze. Ora sono Vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano.

30/08/2012
Piero Piccioli - info@jobedi.it
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