APPALTI
Una White list delle imprese per Expo e oltre

Siglati tre Protocolli di legalità alla presenza del procuratore Antimafia Grasso. Galvagni (Cisl): "Un ulterione passo nella direzione dell'albo che certifichi la trasparenza e la regolarità delle aziende che partecipano agli appalti".

“I tre protocolli di legalità per le opere di Expo sono  importanti di per sé e perché sono un ulteriore passo in avanti per creare quella “White list” delle  imprese,  vera garanzia per la trasparenza degli appalti pubblici e privati” Ha sostenerlo è Danilo Galvagni, segretario generale della Cisl di Milano , tra i firmatari , questa mattina in Prefettura,  degli accordi  con cui le istituzioni  e le parti sociali si propongono di rafforzare la rete  di  protezione contro possibili infiltrazioni mafiose nei lavori, a partire dal movimento terra, di costruzione delle strutture dell’esposizione  mondiale del  2015.

“Abbiamo molto apprezzato  – prosegue Galvagni- la disponibilità del procuratore Pietro Grasso di mettere a disposizione  la documentazione del Dipartimento antimafia   per incrociare i dati a disposizione delle varie istituzioni.  Avere a disposizione una lista di aziende in regola  con la trasparenza, la sicurezza e il rispetto delle norme contrattuali è la condizione essenziale  per poter prevenire eventuali irregolarità che, poi, in buona parte si riversano sui lavoratori. E’ per questo che come sindacato siamo particolarmente interessato e partecipiamo attivamente alla stesura e all’applicazione di questi accordi. Il problema non è solo l’antimafia  ma l’insieme  delle norme che concorrono all’affidabilità di un’impresa e Expo è l’occasione per creare  a priori un sistema per accertare la trasparenza e la regolarità nel delicatissimo settore degli appalti”

Per  il sindaco di Milano Giuliano Pisapia "Due gli elementi significativi dei Protocolli : l’obbligo di denunciare qualsiasi anomalia dentro e fuori i cantieri che dà la possibilità di un’azione preventiva contro le infiltrazioni; e l’obbligo di controlli e di richiesta di informazioni da parte della Prefettura anche in caso di appalti inferiori ai 50mila euro. E' una novità importante  perché si tratta proprio dei casi in cui finora il rischio di infiltrazioni è risultato maggiore. Sul fronte della sicurezza del lavoro ritengo inoltre fondamentali i controlli, numerosi e anche improvvisi, ad opera del Gruppo Interforze in un quadro di massima riservatezza”.

“La sottoscrizione odierna dei tre protocolli costituisce un ulteriore passo in avanti verso la legalità – ha dichiarato d parte sua il presidente della Provincia, Guido Podestà -Non possiamo, infatti, permettere che neanche una piccola ombra oscuri la costruzione di opere strategiche e fondamentali per il nostro territorio del calibro di Teem, della Metro 5 e del collegamento della S.S. 11 a Molino Dorino-Autostrada dei Laghi. La concorrenza criminale è, infatti, inaccettabile non solo dal punto di vista civile ma anche da quello finanziario: le aziende sane non possono essere esposte al rischio di chiusura in virtù del meccanismo del maggior ribasso negli appalti legati, soprattutto, al settore del movimento terra. Nei prossimi anni risulterà, poi, sempre più necessario attirare capitali privati, evitando, alle finanze pubbliche oneri, ormai, insostenibili. Occorre, dunque, intervenire attraverso un’azione preventiva. In tal senso, la Provincia di Milano, già lo scorso anno, aveva istituito l’Osservatorio per la trasparenza e il controllo, un organo collegiale di garanzia capace di vigilare sulle procedure di progettazione, affidamento ed esecuzione di opere pubbliche. Un valido deterrente contro possibili infiltrazioni della malavita organizzata nelle opere legate sia alle nostre società controllate sia agli appalti dell’Esposizione universale».

31/07/2012
redazione - info@jobedi.it
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