ISTAT
Record di disoccupati in Italia. Sono 2,8 milioni (10,8%)

Anche in Europa l'esercito dei senza lavoro è in crescita. Nel nostro Paese è il dato peggiore degli ultimi 10 anni. Santini (Cisl): necessario sostenere gli ammortizzatori sociali e partire subito con interventi per la crescita.

È record storico per la disoccupazione. A giugno, fa sapere l'Istat, il numero dei disoccupati è di 2 milioni 792 mila. Si tratta del massimo dal 2004: la disoccupazione nel nostro Paese è al 10,8%, il dato più alto dalle serie storiche mensili, vale a dire dal primo gennaio 2004. L'Istituto nazionale di statistica ha spiegato che si tratta anche, guardando alle serie trimestrali, del dato più alto dal terzo trimestre 1999. Con aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a maggio 2012 e di 2,7 punti rispetto a giugno dell'anno precedente.

I GIOVANI - In calo invece il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni che a giugno si è attestato al 34,3% in discesa di 1 punto rispetto a maggio. I giovani disoccupati rappresentano il 10,1% della popolazione. Sono 608mila invece i giovani in cerca di occupazione.

DONNE E UOMINI - L'incremento congiunturale della disoccupazione a giugno, interessa sia la componente maschile che quella femminile: gli uomini disoccupati sono aumentati del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, le donne del 2,5%. È salita invece di 0,3 punti percentuali (quella maschile) rispetto a maggio, portandosi al 10,0%. Idem per quella femminile che ha segnato una variazione positiva di 0,3 punti attestandosi al 12,0%.

"I dati diffusi oggi da Istat ed Eurostat mostrano una situazione occupazionale sempre più difficile, sia a livello italiano che a livello europeo . "Urgenti nuove politiche di sviluppo per fermare la recessione. Fondamentale la salvaguardia degli ammortizzatori sociali". Lo sostiene in una nota il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini.
"Erano circa dieci anni - ricorda Santini - che, nel nostro paese, il tasso di disoccupazione non giungeva quasi all'11%: ci avviciniamo pericolosamente alla soglia di tre milioni di disoccupati , con un aumento del tasso di disoccupazione di quasi il 3% rispetto a dodici mesi fa".
"Si conferma molto elevata la disoccupazione giovanile (oltre il 34%) e, in particolare, nell'ultimo mese, si riscontra un pessimo dato per quel che riguarda l'occupazione femminile, diminuita cinque volte tanto rispetto a quella maschile. La riforma del mercato del lavoro sta muovendo i primi passi ed è presto per valutarne gli effetti, ma questi dati ci dimostrano - sottolinea - come sia stato fondamentale salvaguardare il nostro sistema di ammortizzatori sociali, in particolare l'istituto della cassa integrazione, strumento che ha costituito un argine decisivo per evitare il raggiungimento di tassi di disoccupazione ancora più elevati".
"Ma tutto ciò non basta - aggiunge Santini - se non si ridistribuirà il carico fiscale a tutela dei redditi più bassi e delle famiglie e non si attueranno politiche di rilancio degli investimenti davvero necessari per il paese, rischiamo di alimentare una spirale recessiva che avrà nuovi, pesanti effetti sul mercato del lavoro. Occorre invece rilanciare, attraverso la coesione e il dialogo sociale, politiche di sviluppo per il sistema delle imprese oltre che di sostegno alla persona nel mercato del lavoro".
"Fondamentale, infine - conclude Santini - il ruolo delle parti sociali nel monitorare la riforma del sistema degli ammortizzatori ed il rafforzamento delle politiche attive del lavoro, oltre che nel potenziare uno strumento, come il nuovo apprendistato, che può contemporaneamente bonificare l'utilizzo sbagliato della flessibilità e contribuire a incrementare un'occupazione giovanile di qualità".

31/07/2012
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