Lavoro
Posto fisso, un miraggio

Da stime Bankitalia e Unioncamere e Ministero del Lavoro emerge un quadro preoccupante: in dieci anni gli stipendi sono congelati e solo due lavoratori su dieci sono assunti con contratto a tempo indeterminato.

L'unica cosa fissa nel lavoro pare essere il precariato: su dieci neo assunti solo due hanno il sospirato "posto fisso". Forse perché non è più di moda o - molto probabilmente - perché in crisi è proprio tutto il mercato del lavoro. Non bastasse questo, in dieci anni (2000-2010) secondo stime Bankitalia, la retribuzione media reale netta è stata solo di 29 euro, passando da 1.410 a 1.439 euro. In pratica in dieci anni un 2% in più. Congelate nel tempo. Alle cattive notizie non c'è mai fine e così, tra queste e quelle che emergono dall'indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro c'è poco da stare allegri. Un gap quasi "scontato" tra Nord e Sud, divide gli aumenti degli stipendi: al Centro-Nord si è passati da 1.466 euro nel 2000 a 1.503 euro nel 2010, mentre nell'area Sud-Isole le retribuzioni sono "salite" da 1.267 a 1.276 euro. Le differenze restano notevoli anche tra i due sessi; con gli uomini che sono passati da 1.539 euro a 1.586 euro (+47 euro) e le donne, che partivano da 1.220 euro e sono arrivate e 1.253 euro (+35 euro). La crisi poi ha influito sulle buste paga di tutti i lavoratori del Paese, che nel Centro-Nord si è mangiata 46 euro (ossia -2,9%) e nel Sud e Isole è arrivata a 56 euro (-4,2%). Le differenze restano notevoli anche tra i due sessi; con gli uomini che sono passati da 1.539 euro a 1.586 euro (+47 euro), e le donne, che partivano da 1.220 euro e sono arrivate e 1.253 euro (+35 euro).

23/07/2012
Redazione - info@jobedi.it
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