DA VIA PO CONQUISTE DEL LAVORO
La storia dietro le immagini. Foto del campo di Mauthausen

Alla Casa della Memoria di Milano una mostra racconta la vita quotidiana nel campo di concentramento, fino alla liberazione.

Il 5 maggio 1945 le forze armate americane entravano nel campo di concentramento di Mauthausen, nei pressi di Linz, in Austria, e liberavano i prigionieri rimasti. Aperto nel 1938, lo stesso anno dell’Anschluss, l’annessione del Paese alla Germania nazista, vi sono state deportate quasi 200 mila persone di oltre 50 nazionalità. Più di 90 mila non sopravvissero e morirono di stenti, malattie, per le violenze subite. Le vittime fra gli italiani furono circa 4.500 (sugli 8.300 arrivati qui), in gran parte oppositori politici. La vita di quotidiana (a)normalità dietro i reticolati è raccontata da una mostra fotografica organizzata dall’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi Nazisti) presso la Casa della Memoria di Milano (ingresso gratuito, fino al 2 marzo). “La storia dietro le immagini. Foto del campo di Mauthausen”, questo il titolo dell’esposizione che ha già girato mezza Europa ed è stata promossa dal Mauthausen Memorial, propone un percorso per immagini che comincia dall’apertura del campo fino alla chiusura. Buona parte delle fotografie sono state scattate dagli stessi nazisti, che hanno poi cercato di distruggerle per non lasciare prove dell’abominio compiuto. Se sono arrivate fino a noi è grazie al coraggio di un gruppo di deportati spagnoli che, a rischio della vita, riuscirono a trafugare i negativi. Altre immagini si devono, invece, ai soldati americani o ad ex prigionieri.

In allegato l'articolo di Via Po - Conquiste del Lavoro

27/01/2025
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