INTERVISTA ALLA SEGRETARIA
Gissi (Cisl Scuola): Riconosciamo impegno dei docenti nell'alternanza scuola-lavoro

La segretaria nazionale del sindacato della scuola auspica attenzione da parte delle aziende per i progetti. E dice: “Per noi è un modo per conoscere i lavoratori del domani”.

In un mondo in cui sono sempre meno le persone che vengono a contatto dell'operato del sindacato sui posti di lavoro, anche l'alternanza scuola-lavoro è un veicolo di incontro per imprenditori, studenti e organizzazioni in difesa dei lavoratori. Ne abbiamo parlato con Lena Gissi, segretaria nazionale di Cisl Scuola, intervenuta al dibatti organizzato da Job alla Triennale di Milano sul tema.

Come giudica l'iniziativa di oggi?

Siamo stati energici sostenitori del progetto con la Cisl Confederale per promuovere l'incontro tra studenti e sindacato. Ci siamo aperti volentieri all'attività di comunicazione e devo dire che in questo Cisl Milano Metropoli è sempre all'avanguardia. L'epserienza è eccellente, perché dimostra che il sindacato guarda anche nel merito delle cose.

L'alternanza scuola-lavoro come si coniuga con i già pressanti impegni di docenti e ragazzi?

È parte integrante del progetto Buona scuola voluto dal governo e sappiamo che ci sono ingenti risorse in campo per avvicinare il mondo del lavoro a quello della scuola. Ora dobbiamo coniugare altri fattori. L'impegno dei docenti va sicuramente riconosciuto, perché per organizzare questo “ponte” c'è bisogno di alta professionalità. Certo non vogliamo che si distolga l'attenzione degli obiettivi didattici nazionali. Questo deve essere un completamento.

Le imprese come rispondono?

Storicamente c'è diffidenza ma come Cisl Scuola stiamo ottenendo buoni risultati. Noi stessi ci siamo posti come enti ospitanti di ragazzi, vogliamo accogliere giovani visto che le occasioni di incontro sui posti di lavoro sono davvero sempre meno. E anche dalle aziende, specie al nord, abbiamo buoni feedback, in particolar modo dal meccanico e dal chimico.

I prossimi passi?

Visto che siamo alla Triennale mi vien da pensare all'avvicinamento dei ragazzi a luoghi come questo, perché si sa che anche con la cultura si mangia, e quindi anche questo è un lavoro. Certo per noi l'obiettivo deve essere sempre lo sviluppo del mercato del lavoro, l'alternanza non è soluzione a tutti i problemi. Finché non otterremo la spinta a migliorare, a internazionalizzare a fare ricerca, per noi la sfida non sarà vinta.

Come pensate di coinvolgere altri settori con questa “buona pratica”?

Penso al mondo universitario, lì l'accoglienza è una chiave importante per offrire ai ragazzi nuovi stimoli. E poi vogliamo dare un segnale al terzo settore, illustrare agli studenti che con la cura della persona e le professionalità che ruotano intorno all'assistenza si sono create nel nostro Paese nuovi modelli di lavoro. Su questo possiamo garantire a docenti e dirigenti scolastici il nostro appoggio, il partenariato sociale è il mondo dove il sindacato agisce.

19/02/2016
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
Twitter Facebook