Ha vinto l'edizione 2015 il romano Alessandro Piangiamore. Under 40 di successo, riporta al centro dell'attenzione la tecnica mista.
Alessandro Piangiamore ha vinto il XVI Premio Cairo: la sua opera “La XXI Cera di Roma” è stata giudicata la migliore delle proposte ing ara per essere «un lavoro formalmente compiuto, che rappresenta una concreta evoluzione del dispositivo pittorico, con un sapiente utilizzo dei materiali». Un riconoscimento che indubbiamente riporta al centro del dibattito artistico italiano, la tecnica mista, visto che Piangiamore, 39 anni, che vive e lavora a Roma, ha realizzato un lavoro complesso, a base di residui di candele in paraffina e cera d'api fuse, su un supporto di ferro.
A decidere è stata una prestigiosa giuria presieduta da Luca Beatrice, critico d’arte e curatore; Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia; Vincenzo De Bellis, direttore artistico della fiera Miart di Milano; Claudia Dwek, presidente di Sotheby’s Italia e vicepresidente di Sotheby’s Europa; Gianfranco Maraniello, direttore del Mart di Rovereto; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Re Rebaudengo e Andrea Villani, direttore del Madre di Napoli. A partire da giovedì 22 ottobre le 20 opere in concorso saranno esposte in una mostra a ingresso libero alla Permanente di Milano dalle 10 alle 20. Il Premio Caito, voluto dall’editore Urbano Cairo e promosso dalla rivista Arte, è un trampolino di lancio per i nuovi talenti italiani il nome di Alessandro Piangiamore si aggiunge a quello di altri artisti autorevoli come: Luca Pignatelli (2000), Bernardo Siciliano (2001), Federico Guida (2002), Matteo Bergamasco (2003), Andrea Chiesi (2004), Valentina D’Amaro (2005), Chris Gilmour (2006), Fausto Gilberti (2007), Alice Cattaneo (2008), Pietro Ruffo (2009), Masbedo (2010), Giovanni Ozzola (2011), Loredana Di Lillo (2012), Laura Pugno (2013), Fabio Viale (2014).