PRESENTATO IL REPORT ANNUALE
La Lombardia attrae investimenti esteri

Nella graduatoria per fatturato da imprese estere, dopo Milano, spiccano le province di Monza, Varese, Bergamo e Brescia. Nel 2015 280 mila posti di lavoro e 170 miliardi di business.

Presentato l’Annual Report 2015: la Lombardia si conferma leader nell’attrazione di capitali esteri. Nella graduatoria per fatturato da imprese estere, dopo Milano, spiccano le province di Monza, Varese, Bergamo e Brescia. E spiccano i cinesi con 9 acquisizioni in un anno. Con 3.285 imprese, 279.565 addetti, 170 miliardi di euro di fatturato la Provincia di Milano si conferma leader italiana nell’attrazione di capitali esteri. La virtuosità è però caratteristica anche delle altre province lombarde, fra cui spiccano Monza e Brianza, con quasi 400 imprese estere, quasi 40 mila addetti e oltre 17 miliardi e 600 milioni di fatturato. A seguire Bergamo, quasi 30 mila addetti, oltre 7 miliardi di fatturato e oltre 200 imprese, Varese poco sotto e subito a seguire Brescia, sempre oltre i 5 miliardi di fatturato da imprese estere presenti sul territorio. Cinesi 9 acquisizioni in un anno.

“Attrarre investimenti esteri per creare innovazione e crescita: dalle politiche ai progetti”, questo il titolo del seminario principale degli “Invest in Lombardy Days” edizione 2015, il principale momento di confronto sugli investimenti esteri in Lombardia e in Italia, tenutosi il 14 ottobre a Palazzo Lombardia, sede della Regione, a Milano e occasione di dialogo e networking tra imprese multinazionali, istituzioni locali e nazionali, economisti, professionisti, banche e imprese.

Ad inaugurare i lavori, gli interventi di Mario Melazzini, Assessore Attività produttive, Ricerca e Innovazione, Pier Andrea Chevallard, Direttore di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano e Segretario Generale di Unioncamere Lombardia, Riccardo Monti, Presidente di ICE Agenzia e Stefano Venturi, Consiglio di Presidenza di Assolombarda con delega agenda digitale e start up.

Invest in Lombardy è il servizio responsabile per l'attrazione di investimenti esteri in Lombardia promosso da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, dal Sistema Camerale lombardo, con il supporto di Promos – l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano.

“Chi decide di investire in Lombardia – ha sottolineato l’assessore Mario Melazzini – trova, come valore aggiunto, grandi professionalità e un capitale umano d’eccellenza, oltre che una serie di agevolazioni che la Regione mette a disposizione non solo in termini di risorse ma anche di semplificazione, sburocratizzazione e alleggerimento del carico fiscale. Questa è la nostra grande forza. Le diverse misure che aumentano l’attrattività del nostro territorio sono contenute nella legge 11 ‘Impresa Lombardia’ e anche nella nuova legge, anch’essa approvata all’unanimità, ‘Manifattura diffusa, creativa e tecnologica 4.0’, grazie alla quale metteremo a disposizione oltre 580 milioni di euro di risorse. Le altre leve fondamentali sono la ricerca e l’innovazione, che noi riteniamo priorità strategiche e che vogliamo promuovere sempre più, potenziando la naturale vocazione di una regione, come la Lombardia, che può vantare con 500 centri di ricerca e sviluppo, 13 Università, 18 IRCCS e 6 parchi tecnologici”.

“Nel 2014 le richieste di assistenza da parte di imprese estere sono cresciute dell’80% rispetto al 2013 e nei primi 6 mesi del 2015 di un ulteriore 60% rispetto al primo semestre 2014, riceviamo quasi una nuova richiesta al giorno – ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Direttore di Promos. Questo perché la Lombardia è la porta d’ingresso degli investimenti esteri in Italia, il 48,6% di tutte le aziende italiane inserite in gruppi internazionali ha sede in Lombardia: solo nella provincia di Milano sono localizzate 3.285 imprese a partecipazione estera, che danno impiego a 280 mila lavoratori e sviluppano un fatturato complessivo di 170 miliardi di Euro all’anno”.

Nel corso del seminario sono stati presentati anche i dati dell’Annual Report 2015, dal rapporto elaborato da Invest in Lombardy con il supporto del professore Marco Mutinelli, emerge che:

 La Lombardia è il cuore economico dell’Italia, a fronte del 16,5% della popolazione residente in Italia e del 18,35% delle imprese attive nel Paese, gli indicatori di internazionalizzazione della Lombardia registrano una performance significativamente più alta del panorama nazionale;

 La Lombardia è il gateway degli investimenti esteri in Italia: solo nella provincia di Milano sono localizzate 3.285 imprese a partecipazione internazionale, che danno impiego a 280.000 lavoratori e sviluppano un fatturato complessivo di 170 miliardi di Euro all’anno;

 Nella regione lombarda sono presenti 4.721 aziende a partecipazione estera per un turnover complessivo di 220 miliardi di Euro e un totale di 407.600 impiegati (+1,9% rispetto al 2014);

 Dal 2003 al 2014, in Lombardia, oltre il 50% dei nuovi progetti FDI ha coinvolto il settore dei servizi. La Lombardia in generale e l’area metropolitana di Milano in particolare hanno una grande attrattiva per le multinazionali che tentano un ingresso nel mercato italiano;

 Nel decennio 2004-2014, 2.676 aziende italiane sono state parzialmente o totalmente acquisite da investitori esteri. In tutti i paesi industrializzati, la maggior parte degli investimenti diretti esteri sono mirati all’acquisizione di imprese pre-esistenti anziché alla creazione di nuove imprese (investimenti greenfield);

 I settori in cui si investe di più sono: Manifattura ed industria 54,13%, Wholesale e Retail 15,79%, Business services 20,25%;

 In oltre l’83% degli investimenti M&A, le multinazionali acquirenti hanno ottenuto il controllo totale delle aziende italiane partecipate;

 I nuovi investitori arrivano dai Paesi BRIC. Europa e Stati Uniti rimangono saldamente in testa nella classifica dei paesi più interessati ad investire in Italia. La vera novità però sono i BRICs: in dieci anni il peso dei loro investimenti è passato dallo 0,5% al 9,1%;

 Nel 2014 si sono registrate ben 9 acquisizioni di rilievo da parte di investitori cinesi, con una crescita significativa rispetto all’anno precedente.

14/10/2015
redazione
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