FINO AL 18 OTTOBRE
Elle Decor e il meglio degli interni da tutto il mondo

Una mostra a Palazzo Morando ripercorre 25 anni di arredamento internazionale. Un settore in cui Milano è capitale, non solo di stile.

I pezzi leggendari di Giò Colombo, l’apertura al gusto asiatico dell’abitare, il grande saper fare italiano in ambito di interior design. È partita “Rooms”, la mostra multimediale di arredamento realizzata da Comune di Milano – Cultura, Servizio Musei Storici, in occasione dei 25 anni di Elle Decor Italia , magazine internazionale di design e tendenze, nelle sale di Palazzo Morando – Costume Moda Immagine (a Milano in via Sant’Andrea 6). Un’occasione unica per ripercorrere i tre decenni che hanno rivoluzionato il nostro concetto di abitare le case, dove si cavalca, entrandoci dentro, l'arredamento secondo il gusto imperante dei trend e le nicchie opulente riservate ai pochi eletti. Oggi tutto sembra essere design, e le sale del palazzo nel quadrilatero della moda vogliono ricordarci che le origini delle tendenze e della creatività al servizio dell’abitare non sono affatto casuali o isolate. Tutto è messo in fila secondo un rigoroso percorso di professionale progettualità, che dal dopoguerra a oggi in Italia coinvolge una filiera di professionisti, artigiani, architetti e maestri “costruttori”. Lo stile che ha fatto forte il made in Italy nel mondo non è solo frutto dell'ingegno e dedizione dei grandi ideatori negli studi creativi. Qui si vedono i manufatti e viene a galla la specialità del know-how.

Ma sono anche rappresentate con il giusto risalto, le intuizioni estere nell'ambito dell'abitare. L'interno di una lane house cinese ne è un esempio. Rappresenta il perfetto crossing culturale in epoca di globalizzazione: villetta a schiera secondo parametri occidentali fusi con il concetto di giardino interno cinese.

L’esposizione (curata minuziosamente e con illuminazione azzeccatissima dallo studio milanese dotdotdot) è avvincente perché anzitutto è un diario storico del nostro stile. Ci sono sette stanze allestite secondo le ambientazioni più disparate (c’è finanche un motel all’americana). Responsabili dell’allestimento sono le firme di respiro internazionale (Dimorestudio, Paola Navone, Neri & Hu, Studiopepe, Marcante-Testa di UdA Architetti, Frank Visser) e realizzate in collaborazione con editori / produttori tessili italiani e stranieri (BonottoEditions, Dedar, Christian Fischbacher, Gruppo Romo, Kinnasand, Rubelli, Sahco).

Sono in realtà dei microcosmi in cui al centro c’è la persona, in ogni sua “declinazione” o geolocalizzazione, come ci impone oggi il linguaggio dei social network. I gesti più semplici della quotidianità sono nobilitati nel passaggio da banali a esemplari. E questo succede quando gli oggetti che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni si elevano a vere opere di ingegno che segnano un’epoca, oltre che un cambiamento di stile. Le ritroviamo tutte qui, con buona parte della creatività italiana rappresentata adeguatamente nella città che del design ha fatto una bandiera di orgoglio. La mostra è accompagnata anche da filmati, estratti da film, fotografie delle pagine più esemplificative dei 25 anni del patinato magazine che l’ha organizzata. E c’è anche Design for Life, sequenza di immagini dinamiche del giovane videomaker Davide Rapp, che ripercorre 25 anni di storia dell’abitare in 16 minuti con le più belle foto d’interni pubblicate dal magazine.

Palazzo Morando, via Sant’Andrea, 6

Milano

5—18 ottobre 2015. Aperta da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle 19.30

www.civicheraccoltestoriche.mi.it

Ingresso libero

06/10/2015
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
Twitter Facebook