Il celebre artista canadese ha fotografato le varie forme dell'elemento primario della vita. E in tutti i mezzi. Un allestimento imperdibile e sorprendente al Palazzo della Ragione.
Intere vallate irrigate per la coltivazioni, laghi prosciugati e fenomeni irruenti naturali catturati in enormi immagini a effetto. L'obiettivo di Edward Burtynsky emoziona e sorprende come un film di fantascienza nella prima mostra europea delle sue fotografie allestita a Milano. Tema della raccolta: l'acqua, il bene primario per eccellenza, che ben si sposa con l'attenzione alle fonti di approvvigionamento per la sopravvivenza di Expo 2015. Per la prima volta in Europa, dal 3 settembre 2015 all’1 novembre 2015, Palazzo della Ragione Fotografia presenta “Edward Burtynsky. Acqua Shock” il progetto del fotografo canadese (St. Catharines, Ontario, 1955) dedicato all’acqua.
Le opere colpiscono non solo per la tridimensionalità delle spettacolari immagini. Se ci si perde un attimo a pensare a come sono state realizzate, si ha un sussulto. I fiumi indiani che brulicano di bagnanti, le enormi distese coltivate in California, paesaggi urbani e montani che si mescolano con colori e inusuali effetti visivi. L'artista usa qualsiasi mezzo per immortalare segni di vita che l'acqua offre da ogni punto di osservazione, spazio compreso.
Il programma di Palazzo della Ragione, il nuovo spazio espositivo di Milano interamente dedicato alla fotografia inaugurato a giugno 2014 nel cuore della città, si arricchisce dell’intenso lavoro fotografico che Burtynsky ha dedicato alla risorsa primaria per eccellenza, alla sua presenza in natura e al suo sfruttamento da parte dell’uomo.
La mostra “Edward Burtynsky. Acqua Shock” è promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo della Ragione, Civita, Contrasto e GAmm Giunti in collaborazione con Admira e curata da Enrica Viganò.
La rassegna fa parte di Expo in città, il palinsesto di iniziative che accompagna la vita culturale di Milano durante il semestre dell’Esposizione Universale.
"Questa mostra è un capitolo di grande importanza all’interno della più ampia riflessione sulla relazione tra Uomo e Natura che la Città intera ha saputo promuovere nei sei mesi di ExpoinCittà, a partire dalla prima assoluta dell’opera di Giorgio Battistelli al Teatro alla Scala, intitolata appunto 'H2O', per arrivare al 'Festival dell’acqua': una rassegna di incontri, conferenze e dibattiti incentrati sul tema dell’acqua come bene comune e risorsa per il nostro pianeta. - ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Filippo Del Corno - E lo straordinario e visionario talento di Burtynsky è stato capace di trasfigurare immagini dal forte e indiscutibile valore documentario in vere e proprie icone di un presente non più sostenibile, che mette in discussione il futuro stesso della specie umana".
Edward Burtynsky, grande interprete della fotografia internazionale, da sempre documenta gli effetti del nostro progresso sul pianeta. Attraverso ricerche approfondite e lunghi viaggi ha scoperto e raccontato realtà solo in apparenza lontane, ma strettamente collegate al futuro del genere umano.
Le risorse naturali sono al centro del suo lavoro e dopo le affascinanti immagini delle cave e la magnifica serie dedicata al petrolio, negli ultimi anni si è rivolto allo studio della primaria fonte di vita sulla terra.
“Acqua Shock” raccoglie 60 fotografie divise in sette capitoli - Golfo del Messico, Devastazioni, Controllo, Agricoltura, Acquacoltura, Rive, Sorgenti - l’analisi di tutti gli aspetti connessi all’origine e all’utilizzo dell’acqua: dal delta dei fiumi ai pozzi a gradini, dalle colture acquatiche alle irrigazioni a pivot centrale, dai paesaggi disidratati alle sorgenti indispensabili.
“Immagini splendide - afferma Enrica Viganò - specchio di una verità che non vogliamo affrontare: il liquido più prezioso non è eterno! La straordinaria bellezza degli scenari fotografati da Burtynsky ci invita alla riflessione, dopo aver incantato il nostro sguardo con il fascino del sublime”.
In mostra sarà proiettato il documentario “Where I Stand” (10 min.) prodotto dallo Studio Burtynsky per coinvolgere i visitatori nel processo di produzione di queste magnifiche immagini. In più di trent’anni di carriera l’artista che da sempre fotografa grandi vedute ha potuto e voluto aggiornare la tecnica dei suoi scatti e ce ne svela i segreti. Per il progetto sull’acqua Burtynsky ha fatto ampio uso di droni, elicotteri e strutture per poter guardare dall’alto i suoi soggetti.
Edward Burtynsky parteciperà al Festival dell’acqua in corso a Milano dal 5 al 9 ottobre 2015 presso il Castello Sforzesco.
Edward Burtynsky è noto per essere uno dei più apprezzati fotografi canadesi. Le sue straordinarie raffigurazioni fotografiche di paesaggi industriali sono incluse nelle collezioni di oltre sessanta dei più importanti musei di tutto il mondo, tra cui la National Gallery del Canada, il museo d'Arte Moderna e il museo Guggenheim di New York, il Museo Reina Sofia di Madrid, e il Los Angeles County Museum of Art in California. Burtynsky è nato nel 1955 a St. Catharines, Ontario, da genitori ucraini. Si è laureato in arti applicate con specializzazione in Fotografia / Studi sui Media presso l’Università Ryerson nel 1982, e nel 1985 ha fondato la Toronto Image Works, che offriva servizi di affitto di camera oscura, laboratorio fotografico personalizzato, imaging digitale e centro di formazione informatica a tutta la comunità artistica di Toronto. L’osservazione dei siti e delle immagini dello stabilimento della General Motors nella sua città natale gettò le fondamenta del suo lavoro fotografico. Il suo immaginario esplora l'impatto collettivo che noi esseri umani stiamo avendo sulla superficie del pianeta, il controllo che abbiamo imposto ai paesaggi naturali. Tra le sue mostre: Water (2013) presso il New Orleans Museum of Art &Contemporary Art Center, New Orleans, Louisiana, Oil (2009) presso la Corcoran Gallery of Art di Washington DC, China, Manufactured Landscapes presso la National Gallery del Canada, e Before the Flood (2003). Le sue fotografie appaiono ogni anno in numerosi periodici, tra cui Canadian Art, Art in America, The Smithsonian Magazine, Harper's Magazine, Flash Art, Blind Spot, Art Forum, Saturday Night, National Geographic e il New York Times. I riconoscimenti di Edward Burtynsky includono il premio TED, il premio Outreach al Rencontres d'Arles, il premio Roloff Beny Book, e il premio Rogers Best Canadian Film. Siede nel consiglio di amministrazione di CONTACT, il festival internazionale della fotografia di Toronto, e della galleria del Ryerson Image Centre. Nel 2006 è stato insignito del titolo di Ufficiale dell'Ordine del Canada e attualmente detiene sei dottorati honoris causa.