Sicet e Unione Inquilini non firmano l’accordo locale che prevede per alcune zone affitti superiori a quelli che vengono richiesti sul libero mercato.

Un vero regalo alla proprietà edilizia e un ulteriore schiaffo alla tutela degli inquilini che cercano casa in affitto.

L’unico effetto che avrà sarà quello di aumentare gli affitti nelle grandi proprietà.

Sconcertante e totalmente subordinato alle posizioni della Confedilizia l’atteggiamento dei sindacati inquilini firmatari dell’accordo che, peraltro, a Milano, per numero di iscritti, non sono nemmeno i più rappresentativi. Sunia compreso.

Ieri sera presso la sede della Confedilizia milanese è stata siglata la bozza dell’accordo locale relativa ai canoni concordati di cui alla Legge 431/98.

Si tratta del testo presentato dalla Confedilizia sul quale è stata chiesta un’adesione senza alcuna modifica.

Sicet e Unione Inquilini, in totale disaccordo con i valori di affitto previsti e con alcune parti normative del testo, non hanno firmato.

I rappresentanti di Sunia, Uniat e Conia, incredibilmente, hanno deciso di “aderire” alla bozza di Confedilizia, facendo carta straccia della proposta sindacale unitaria faticosamente raggiunta e avanzata in corso di trattativa.

Un comportamento sconcertante e incomprensibile, tanto più che l’accordo è fortemente peggiorativo rispetto a quello precedente, sia sulla parte normativa sia su quella economica, e prevede affitti superiori a quelli richiesti sul libero mercato dalle singole proprietà immobiliari.

Inoltre i sindacati inquilini firmatari, per numero complessivo di iscritti, non sono nemmeno quelli più rappresentativi sul territorio milanese.

Per spiegare gli effetti dell’aAccordo sugli inquilini e sui grandi e piccoli proprietari immobiliari è indetta una

CONFERENZA STAMPA
Mercoledì 10 giugno 2015 alle ore 11:30
presso CISL Milano Sala Sartori - Via Tadino 23

Nel corso dell’incontro verranno fornite le tabelle con i valori degli affitti per ogni singola zona prevista dall’accordo.