REGIONE LOMBARDIA -SINDACATI
Socio-sanitario, ecco perchè è un accordo storico

Il 26 scorso è stata siglata l'intesa che fissa i principi vincolanti della prossima riforma del sistema sanitario regionale. In dettaglio i punti qualificanti e le principali novità per l'utente. ALLEGATI: IL TESTO INTEGRALE

Firmata il 26 settembre scorso l’intesa sulla riforma del sistema socio sanitario tra Cgil, Cisl e Uil Lombardia e la regione. Un “accordo sostanziale e impegnativo - dice il  presidente della giunta Roberto  Maroni -  perché fissa dei principi vincolanti, che saranno riflessi nella proposta di legge di riforma del Servizio sociosanitario della Lombardi”. Un obiettivo raggiunto grazie alla determinazione propositiva del sindacato, frutto di un paziente e intenso lavoro di mediazione tra le parti per arrivare ad una sostanziale condivisione su percorso, linee, principi, obiettivi e utilizzo delle risorse che serviranno a far funzionare il sistema socio sanitario lombardo dei prossimi anni. Un accordo importante che riconosce finalmente l’importanza della medicina territoriale, e ci aspettiamo migliori concretamente le condizioni di vita di milioni di pensionati e lavoratori lombardi. Il riconoscimento della rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil Lombardia è confermato soprattutto dall’impegno comune di proseguire il confronto anche nelle successive fasi applicative dell’intesa.

Quanto ai contenuti dell’intesa si è concordato, tra l’altro, di: aggiornare il sistema   organizzativo/gestionale pur garantendo la sostenibilità del sistema. Si parte da un riequilibrio sostanziale tra assistenza ospedaliera e territoriale, rafforzando  quest’ultima, per rinnovare e ulteriormente ampliare i caratteri di universalità del Servizio sociosanitario regionale, per continuare ad offrire i servizi che già attualmente si erogano ai cittadini ,ma soprattutto per aprire nuove prospettive ai malati cronici, disabili, anziani non autosufficienti. Si dà il via ad un deciso potenziamento della medicina sul territorio, attraverso la costituzione di presidi territoriali dove i cittadini potranno trovare servizi sanitari e sociosanitari più accessibili anche in termini di orario e di apertura.

Nell’accordo si conviene anche sulla necessità della definizione nelle prestazioni sociosanitarie, di una chiara linea di demarcazione, tra ciò che è sanitario, e quindi a carico della fiscalità generale, e ciò che è sociale, e quindi  potenzialmente a compartecipazione di spesa del cittadino. Pertanto saranno definiti i servizi sociosanitari a prevalente carattere sanitario, interamente a carico del Fondo sanitario, con un riordino complessivo dei meccanismi tariffari delle Rsa (case di riposo), con l’individuazione di costi standard per la parte alberghiera e con un controllo sulle rette giornaliere.

E’ prevista poi la diffusa realizzazione in tutti i distretti sanitari lombardi di adeguarti posti letto per malati post-acuti e sub-acuti, per consentire a chi viene dimesso in fretta dall’ospedale un periodo di convalescenza prima di fare ritorno a casa, senza alcun onere economico a carico né per lui e né per la famiglia. Il territorio sarà organizzato in ambiti territoriali, nei quali dovrà realizzarsi l’integrazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali.. Le strutture territoriali concentreranno tutti i livelli di assistenza: primaria, specialistica e continuata e, attraverso il coinvolgimento dei medici generici, che dovranno garantire una assistenza primaria estesa alle fasce serali, ai giorni festivi e prefestivi. L’ integrazione sociosanitaria porrà al centro la presa in carico globale delle persone, anche attraverso la creazione di uno sportello unico welfare.

La nuova organizzazione avvierà: adeguamento dei fabbisogni di personale delle aziende sanitarie; processi di stabilizzazione del personale, medico e non medico, oggi precario; formazione e riprogrammazione della formazione universitaria, e professionale.

Infine, dobbiamo sottolineare la lungimiranza sindacale di aver avviato un percorso condiviso, per la costruzione di un fondo mutualistico regionale a sostegno delle famiglie che continuano a pagare di tasca propria la parte sociale delle prestazioni sociosanitarie, badanti e rette Ras.

30/09/2014
di Emilio Didonè (Fnp Milano metropoli)
ALLEGATI
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