QUARTA EDIZIONE
Tutta la creatività delle immagini a MIA

 Al Superstudiopiù la tre giorni dell’arte fotografica. Che è sempre più digitale ma declinata in mille modi. E c’è anche chi ripesca dal classico per “distruggerlo”.

C’è un artista, perché di arte si parla in questo caso, che al MIA 2014, la Milan Image Art Fair (23-25 maggio Superstudiopiù via Tortona 27, Milano, wwwmiafair.it) ha attirato la nostra attenzione per il suo linguaggio irriverente ma rispettoso.

Si chiama Andrea Pozzuoli , è uno di quei giovani che non espongono con gallerie ma con mezzi proprio e che MIA ha deciso di valorizzare con lo spazio “proposte MIA”. Pozzuoli fa foto digitali di nature morte, poi fotomontate con oggetti sui tavoli che esplodono. Niente di dirompente se non fosse che la base delle sue opere rimanda molto alla pittura fiamminga del Seicento e in qualche modo ad alcuni passaggi caravaggeschi. Un’idea che è la sintesi della fotografia in questo nuovo millennio: stesso mezzo, con modalità e obiettivi differenti. “Non volevo essere irrispettoso – ci ha detto Pozzuoli – ma era necessario per me rappresentare la rottura col passato che a volte è ingombrante per chi si avvicina alla cultura dell’immagine in questo modo”. Efficace e abbastanza unico, tanto che ora il bravo artista milanese (che espone con cornici di legno grezzo che intaglia lui stesso) è in cerca di uno spazio proprio.

UN ITALIANO A NEW YORK – Diverso invece l’approccio di Fernando Zaccaria , unico artista italiano a essere esposto nel Memorial del Ground Zero di New York. Una delle sue foto analogiche della Grande mela, di cui ritrae geometrie in bianco e nero degli edifici di imponente contemporaneità, è esposta nel memoriale sul luogo della tragedia. “Ma gli americani hanno scelta quella più descrittiva, perché non volevano o non coglievano il retrogusto amaro delle mie intenzioni dietro l’obiettivo”. Fernando scatta, per poi attribuire alle immagini delle didascalie molto critiche, o perlomeno “riflessive” sul sogno (illusorio) americano. Dice che la sua fotografia è una “pratica filosofica” e lo si capisce: una veduta di un grattacielo dalle reti protettive di un ponte diventa “narrow minded” (di mente chiusa, vuol dire) come alcuni atteggiamenti degli americani dopo gli attacchi terroristici. “Sono stato per la prima volta da fotografo a New York proprio la settimana prima dell’11 settembre 2001 – ci ha detto presentandoci i quadri – e non sapevo come sarebbero finite queste foto. Ma assemblate e riguardate sono una testimonianza di un’epoca. Quando ci sono tornato dopo quasi dieci anni, la città mi è parsa più impaurita e chiusa in se stessa”.

BOLOGNESI ILLUMINATI – Grande impatto scenografico lo stand del MAST , una fondazione bolognese che ha sede in una cittadella nata su un’area industriale dismessa a bologna. I ragazzi che promuovono questo nuovissimo progetto, che altre realtà considerate più all’avanguardia farebbero bene a seguire, ci spiegano: “Abbiamo voluto mettere in relazione la fabbrica con la vita reale e il desiderio di espressione. La sede è vicina alle realtà produttive del gruppo Coesia, che si è sempre interessato al carattere innovativo della tecnologia ma che in questo modo esce dal mondo del lavoro”. Tutte le foto presenti e proiettate a Milano fanno riferimento alla fotografia industriale, un’arte nell’arte che è necessariamente attaccata al tempo in cui viviamo. Il centro di Bolgona con l’accademia MAST vuole diventare riferimento per progetti formativi che possano legare la fotografia, il mondo produttivo e la scuola.

LE ALTRE PROPOSTE - “Nel giro di poche stagioni - afferma Fabio Castelli, ideatore e direttore dell'eve nto -, MIA Fair è riuscita a portare nel mondo della fotografia italiana, una ventata di energia positiva. Il 2014 di MIA Fair è ricco di stimoli e novità e si chiuderà idealmente con il prestigioso appuntamento di MIA Fair Singapore, in programma al Marina Bay Sands dal 24 al 26 ottobre. L’edizione milanese di quest’anno - la quarta - offre diverse nuove proposte di qualità, studiate e organizzate dal mio staff con passione e attenzione che soddisferà, ne sono certo, le aspettative dei nostri espositori e del pubblico”.

In questa edizione, 180 sono gli espositori – tra gallerie, fotografi indipendenti, editoria specializzata - provenienti non solo dall’Italia, ma anche dall’Europa e dal resto del mondo, la cui selezione è stata curata dal comitato scientifico composto da: 3/3 photography projects - Roma, studio di ricerca sull’immagine fotografica; Gigliola Foschi, curatrice e critica d’arte; Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea e curatore; Roberto Mutti, curatore e critico fotografico; Enrica Viganò, curatrice, critica fotografica e organizzatrice di eventi legati alla fotografia.

C'è ad esempio un vero artista nel senso "tormentato" del termine, che arriva dalla Norvegia e che espone (cosa non frequente, di questi tempi) uno studio fatto sulla famiglia, il suo concetto, le sue evocative immagini e riflessioni. si chiama Bjorn Sterri e ci ha detto che "essendo cresciuto con genitori adottivi ho sempre pensato fin da piccolo che sarei stato io il primo della mia stirpe. Non avendo nessuno da cercare, biologicamente prima di me, mi sono dato allo studio degli altri legami famigliari".

Ed è possibile anche ammirare un allestimento suggestivo di un filone foto-teatrale realizzato al Regio Teatro di San Carlo a Napoli. Notevoli i ritratti dei famosi ballerini (anche Roberto Bolle, certo) ma superlativi e drammaticamente vivi i setting del grande Fabrizio Ferri che ha portato i ballerini di Napoli sulle pendici del Vesuvio con dei risultati sorprendenti.

Come ogni anno MIA Fair propone un programma ricco di novità, tra cui: il Premio Mila Malerba, il progetto curatoriale “Caffè Artistico” di Lavazza, la presentazione della Fondazione MAST Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia o Parlando con voi, l’installazione con trenta video che racconta la storia di altrettante fotografe italiane.

MIA Fair offre un ricco programma culturale, tra cui spicca la lectio magistralis di Hans Op de Beeck, i vari talk che vedranno alternarsi protagonisti della scena artistica internazionale quali, solo per citarne alcuni, Francesco Bonami e Urs Stahel.

Da segnalare, inoltre, la performance di video arte e musica con Irene Grandi e i video artisti Pastis (sabato alle 19,30).

23/05/2014
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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