VERSO EXPO
Lavoro: le regole valgono per tutti, anche per i Paesi ospiti

Per l'allestimento dei padiglioni ogni espositore può decidere a chi affidare i lavori. Zambelli (Cisl): l'importante è che le garanzie contrattuali e sulla sicurezza siano le stesse che abbiamo concordato Expo spa. 

Non ci sono solo le opere  a carico di Expo spa e le infrastrutture. Anche l’allestimento dei padiglioni, che gli espositori posso scegliere a chi affidare, deve rispettare le regole contrattuali e della sicurezza  sul lavoro. Questo anche come ulteriore garanzia sulla regolarità degli appalti.  A sostenerlo è Renato Zambelli, responsabile Expo della segreteria di Cisl Milano Metropoli.

“Arrivati a questo punto  – sostiene Zambelli della  – servono garanzie anche per i lavoratori impegnati nella realizzazione e nella gestione dei padiglioni dei Paesi ospiti . Non possiamo permettere che ci siano due registri: uno per quello che costruiscono le aziende italiane e un altro per quelle straniere.  Il rispetto dei contratti e delle regole, contro lavoro nero e abusi, deve riguardare tutti”.

Zambelli  è soddisfatto anche per come procede il progetto Lavoro, frutto dell’accordo dell’estate scorsa tra i sindacati confederali e il commissario  Giuseppe Sala. “Ma occorre fare un passo in avanti, anche perché - dopo le inchieste giudiziarie sugli appalti, non possiamo permetterci altri scivoloni. Finalmente prende l’avvio l’operazione lavoro legata ad Expo e la selezione del personale partirà subito, entro l’estate. Saranno più di 650 le assunzioni , 300 dei quali giovani. Ci sono anche 59 tecnici specializzati nella gestione dei  grandi eventi 296 responsabili di area e 298 operatori. Si tratta di specializzazioni che potranno trovare, anche dopo la fine di Expo, uno sbocco sul mercato. Ma il dato positivo – conclude Zambelli -  è che questa scelta avviene nell’ambito dell’accordo che garantisce i modelli concordati: il contratto a termine, l’apprendistato e la somministrazione, nel contesto dei contratti collettivi di lavoro e della contrattazione aziendale e territoriali. Ora bisogna davvero decidere sul dopo Expo, perché questi lavoratori possano avere un futuro occupazionale”

16/05/2014
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