LAVORO
Protestano i lavoratori della Croce Rossa Italiana

Lunedì 31 marzo, dalle 10 alle 12, presidio a Milano, davanti alla sede lombarda dell'ente.

Quello della CRI è il primo caso Electrolux del pubblico impiego. Proposte irricevibili sono arrivate dai vertici di CRI nel confronto nazionale. Dopo l’avvio della privatizzazione: nessuna garanzia occupazionale, passaggio dal contratto degli EPNE al contratto ANPAS con norme di raccordo risibili, riduzione dei salari e aumento dell’orario di lavoro e, soprattutto, nessuna prospettiva di stabilizzazione dei contratti a termine (in Lombardia 634 su un totale di 790 lavoratori).

Per queste ragioni i sindacati nazionali hanno proclamato presidi regionali il 31 marzo ed una manifestazione nazionale il 4 aprile.

In Lombardia, lunedì 31 marzo dalle 10 alle 12, le lavoratrici e i lavoratori di CRI insieme alle organizzazioni sindacali saranno in presidio in via Villasanta, angolo via Pucci (sede regionale di CRI Lombardia e Milano) per rappresentare i loro disagi e le gravi preoccupazioni per le prospettive occupazionali e, di conseguenza, per la salvaguardia della qualità dei servizi.

27/03/2014
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