AFFORDABLE ART FAIR
Arte e lavoro, a Milano la fiera del "possibile"

Fino a domenica al Superstudiopiù di via Tortona. Decine di galleristi da tutto il mondo e tante idee per arredare e scovare i talenti non ancora emersi a livello internazionale.

In pieno svolgimento la quarta edizione di Affordable Art Fair Milano, la fiera dell'arte accessibile. Le 85 gallerie partecipanti, arrivate da tutto il mondo, espongono tanta arte contemporanea dai 100 ai 5000 euro. curiosità, creatività e follia artistica che ogni anno richiama migliaia di visitatori e che quest'anno, in barba alla crisi, promette di fornire un valido antidoto alla svalutazione di tutti gli altri beni materiali. Qui arrivano consumatori semplici e intenditori alla scoperta del nuovo che potrebbe fruttare milioni nelle gallerie di domani.

PROTAGONISTI - Come Tommaso Santucci, un 32enne toscano che è qui per la seconda volta. «Ho fatto il musicista e poi mi sono ritrovato a realizzare opere con degli scritti che raccontano la mia vita quotidiana». Tommaso è rappresentata da Art For Interior di Milano e riscuote molto entusiasmo. Realizza opere con tecnica mista, su cubi di metallo o cartone rivestito, con una vena leggermente Street style e tribale. Ma nonostante in alcune opere ci sia il richiamo all'americano Jean Michel Basquiat, lui resta italianissimo, e le frasi provocatorie delle sue opere lo testimoniano.

Egiziano ma naturalizzato a Parigi è invece Hayat, rappresentato da Mark Hachem. L'artista richiama la futilità delle pubblicità di Chanel e i volti pop del secolo scorso nella realizzazione di sottovuoti molto divertenti che nascondono anche un messaggio. Da interpretare secondo il gusto personale.

Frank De Graaf della Ronen Art Gallery, invece, ha portato a Milano da Amsterdam i suoi fiori rappresentati su scenari onirici e dark. Un tripudio di stampe ravvivate da un fondo acquatico scuro con inserti di rara bellezza. Da vedere, se non altro, per trarre ispirazione. Qui i prezzi sono un po' più alti della media ma De Graaf è già abbastanza quotato.

LAVORO - La fiera arriva proprio quando lo Iulm, l'università milanese che è all'avanguardia per quanto riguarda l’offerta formativa rivolta ai futuri professionisti dell’arte, diffonde i sorprendenti risultati di un'indagine che dice che i giovani sognano sempre di più di lavorare nel mondo dell’arte. Su un panel di 200 matricole iscritte alle facoltà Arti, design e spettacolo ; Turismo: cultura e sviluppo dei territori; Arti, Turismo e Mercati, il 35% ha dichiarato di aspirare al mestiere di curatore d’arte, mentre il 20% sogna di diventare consulente e manager di fondazioni culturali e artistiche, di gallerie o di case d’aste . Le altre professioni più ambite sono: il critico d’arte ( 15% ), il funzionario nelle istituzioni che si occupano di beni culturali ( 10% ), la guida turistica ( 8% ), lo stimatore di opere ( 5% ), il conservatore di musei ( 3% ).

Secondo un monitoraggio di 50 testate internazionali tra le più autorevoli e prestigiose realizzato dall’Università IULM per individuare tendenze significative sui nuovi mestieri legati ai Beni Culturali, le aspirazioni lavorative degli universitari italiani rispecchiano fedelmente quello che è il trend rilevato negli ultimi anni. In un mondo che sta attraversando una delle crisi economiche più lunghe della sua storia, con la finanza e l’industria allo sbando, il mercato del lavoro cambia e professioni che un tempo apparivano di nicchia si riscoprono all’avanguardia. La cultura torna così protagonista di un nuovo Rinascimento dando forma al mestiere del futuro: il manager dell’arte , che incarna quel rinnovamento capace di coniugare tradizione e tecnologia, savoir faire e comunicazione, senza per questo banalizzare la cultura.

Curatore, manager, responsabile o direttore: i nomi sono molteplici, ma la professionalità unica e esaltata dalle più prestigiose testate planetarie. Emblematiche le parole del quotidiano francese Le Monde , che considera il mestiere di curatore come “ il lavoro più giovane del mondo ”: “ I curatori devono avere mille talenti con una formazione completa e l’economia che diventa protagonista per un lavoro senza riposo” (19.06.13, Emmanuelle Lequeux) . Il New York Times definisce i curatori “itineranti” addirittura “ vere e proprie celebrità del mondo dell’arte” ( 18/07/12, Randy Kennedy ), mentre il tedesco Die Zeit parla di “ una specie di “dj dell’arte”, colui che sceglie i pezzi migliori da inserire nella colonna sonora vincente e di successo ”( 12/05/11, Tobias Timm) .

AFFORDABLE ART FAIR

Superstudio Più
Via Tortona, 27
20144 Milano

Biglietti
Adulto 13,00 € all’ingresso / 11,00 € in prevendita*
Ridotto 10,00 € all’ingresso
Ragazzi sotto i 16 anni Gratuito

Venerdi 7 Marzo 12:00 – 20:30
Sabato 8 Marzo 11:00 – 20:30
Domenica 9 Marzo 11:00 – 19:30

07/03/2014
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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