PROGETTI VICINI
Verso Expo – Il Kuwait costruisce un padiglione avveniristico

20 milioni di investimento e la promessa di promuovere Milano come destinazione turistica. Piccolo dettaglio: manca solo l’approvazione del progetto.

Salah Mansour  al-Mubaraki (Commissario generale Expo 2015 per il Kuwait) ed Emanuele ROSSETTI (direttore generale Nussli Italia, l’azienda che sta realizzando il padiglione per Milano) sono entusiasti. Il Kuwait sarà il primo dei paesi aderenti alla manifestazione che parte tra 13 mesi, a costruire il padiglione.

Oggi a Milano, alla presentazione della campagna kuwaitiana per Expo 2015 c’erano numerosi giornalisti, rappresentanti e delegati diplomatici del paese arabo. Ma non c’erano i responsabili italiani dell’evento. «Ho avuto colloqui di grande interesse e intesa con Stefano Gatti, il Direttore Generale Divisione Partecipanti –ha perecisato il commissario - . Per noi è importante avere una finestra sull’Italia, che è la spina dorsale di questa intesa. La Repubblica italiana è un nostro grande partner, i nostri investimenti nell’economia italiana ammontano a 3 miliardi di euro».

Una vicinanza dunque che è a quanto pare salda. I Kuwaitiani ce l’hanno messa tutta per spiegare che il loro è un progetto non solo avveniristico ma anche di grande interesse culturale. “E soprattutto – sottolinea Rossetti – abbiamo lavorato affinché ci fosse allineamento tra quello che volevano dimostrare con Padiglione e gli obiettivi di Expo».

La potenza dei ricchi tutto può. Effettivamente a giudicare da quello che si è potuto vedere dal filmato che è stato proiettato per la stampa, i simpatici arabi del piccolo sultanato hanno giocato molto sul tema dell’acqua (Water is the key to survive, l’acqua è la chiave della sopravvivenza è il loro slogan) anche perché proprio di quell’elemento il Kuwait è sprovvisto. Si tratta di una penisola dall’incredibile posizione strategica, ma con un mare salato e tanto deserto. «Eppure – dice Rossetti che con l’archistar Italo Rota si è recato più volte in loco per capire la cultura e la volontà di realizzazione dei partecipanti – quando fioriscono i deserti in seguito alla modesta stagione delle piogge, sembra un miracolo vero e proprio».

Un miracolo che sarà riprodotto per tutti i visitatori che verranno a Expo l’anno prossimo. Il padiglione sembra davvero un viaggio sensoriale, attraverso sabbia, caldo e pioggia, sbuca poi il sole che fa fiorire tutto. Anche il giardino finale, sul retro della costruzione, è ispirato alle coltivazioni idroponiche (cioè permesse immergendo la pianta in acqua) che si realizzano in Kuwait. Il tema dell’acqua è anche cruciale per un paese piccolo che ha di recente impiegato ingenti risorse per desalinizzare l’acqua del mare e soprattutto rendere potabile quella delle fogne.

Sembra un sogno ma è così: costosissimi processi hanno permesso al Kuwait di avere acqua potabile. Per questo, simpaticamente il rappresentante arabo ha bevuto davanti a tutti alla presentazione da una bottiglia di plastica contente acqua kuwaitiana ottenuta secondo questo procedimento. E per convincere la platea italiana della bontà dell’impresa (e di Expo in generale), Salah Mansour Al-Mubaraki ha anche aggiunto: «Ce la faremo a completare tutto. siamo molto entusiasti perché quando ci lanciamo in un’operazione sappiamo di farla al meglio. E soprattutto siamo aperti a dialogare con tutte le altre nazioni in tema di approvvigionamento idrico. La nostra esperienza a Expo sarà un modo per incrociare le altre».

La Nussli, che ha sede in Svizzera ma che ha assicurato di operare tramite la controllata italiana che utilizza 100% manodopera locale, ha tranquillizzato gli scettici: «In tutte le altre Esposizioni in cui siamo stati coinvolti, appena si inizia ad avvicinare l’evento la domanda sui tempi salta sempre fuori. Non abbiamo nessun timore per il rispetto della consegna del padiglione». Dal canto loro, i kuwaitiani hanno ammesso che in patria c'è già molto interesse per Milano e l'Italia in generale: «Siamo certi che molti turisti dal nostro paese verranno, promuoveremo la città e la visita al nostro padiglione».

06/03/2014
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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