LAVORO
Techint, accordo raggiunto: evitati i licenziamenti

Mansolillo, Fim Cisl: "Intesa raggiunta grazie al sostegno di lavoratori e lavoratrici e alla responsabilità di sindacato e impresa".

Nella giornata odierna (24 febbraio) presso l'Agenzia regionale del lavoro è stato formalizzato l'accordo raggiunto venerdì 14 febbraio in Assolombarda sul piano di riorganizzazione aziendale e sulle problematiche occupazionali denunciate da Techint.

Techint è un'azienda importante che opera nel mercato della progettazione, ingegneria e costruzioni di impianti industriali e progetti infrastrutturali, è presente in Europa, Africa e Middle East, occupa circa 400 persone a Milano e fa parte di un gruppo di circa 95.000 dipendenti a livello globale.

L'azienda a dicembre ha comunicato che intendeva procedere all'apertura di una  procedura di licenziamenti per 124 lavoratori a Milano, a causa di una serie di problemi di mercato.
Il sindacato ha richiesto un piano di rilancio della presenza industriale, e ha chiesto di  poter affrontare le problematiche occupazionali evitando però l'apertura della procedura di mobilità, in quanto tale scelta sarebbe stata fortemente ostile nei confronti dei lavoratori e negativa per il periodo di aperttura (sotto Natale), determinando di fatto un pesante problema nei rapporti e rischiando di pregiudicare la giusta tutela delle persone.

L'azienda, dopo una fase di riflessione, ha finalmente accolto la richiesta/sfida del sindacato, finalizzata a trovare soluzioni equilibrate senza la “clessidra” dettata dalla procedura.

"Questo accordo - spiega Giuseppe Mansolillo, segretario generale della Fim Cisl milanese - è stato possibile grazie al sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori, all'impegno delle rappresentanze sindacali e alla responsabilità delle parti trattanti. Il tutto senza il ricorso ad alcuna procedura unilaterale, a dimostrazione che si possono costruire soluzioni equilibrate senza improprie forzature. Il presupposto essenziale è costituito da relazioni sindacali mature e rispettose dei ruoli che tengono conto dei vari interessi. Purtroppo non sempre ciò avviene, anzi questo è un caso isolato tra innumerevoli situazioni di drastici tagli e licenziamenti che avvengono nel nostro settore. Ci auguriamo che questo caso diventi un esempio concreto e un riferimento da assumere nel nostro territorio, e sollecitiamo le aziende e le associazioni affinchè investano con maggiore convinzione nelle relazioni sindacali e nei rapporti corretti con i lavoratori, perchè solo così i risultati arrivano e il rilancio del nostro sistema diventa possibile".

La sfida è stata vinta, ed è stato possibile raggiungere un accordo che tutela i lavoratori e risponde ai problemi.

L'accordo prevede una serie di misure che permetteranno di attivare nel tempo una serie di azioni, che andranno gestite con competenza e determinazione:
• ricorso alla Cigs per riorganizzazione e ristrutturazione di 12 mesi + 12 mesi, con interventi di formazione e riqualificazione
• processi di ricollocazione interna all'azienda, nel gruppo e presso fornitori/ clienti
• ricorso al part-time
• utilizzo dell'outplacement
• mobilità con accompagnamento alla pensione e incentivo di sostegno al reddito
• impegno a consentire di cogliere opportunità di lavoro presso alre società attraverso la normativa del distacco

24/02/2014
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