FONDAZIONE TRUSSARDI
Un palazzo di opere. Che si muovono

Allora & Calzadilla dalle Americhe “sequestrano” un pezzo di Brera e mettono in scena l’arte delle difficoltà. Attori costretti in condizioni estreme e opere di vera satira per lo Zio Sam. È Fault Lines fino al 24 novembre.

Immaginate di entrare in uno di quei cortili storici della vecchia Milano, quelli austeri che sembrano impenetrabili. E di trovarvi di fronte a un’immensa scultura di poliuretano che simula le fratture dei terremoti e dalle “ferite” della terra, sentire voci che intonano con canto operistico discorsi dei grandi della terra del Novecento. Non è un film ma l'ultima grande installazione d'arte a Brera, Milano, Italia. Non poteva esserci apertura migliore per Fault Lines , un’immaginifica opera vivente e parlante degli artisti Allora & Calzadilla, per la prima volta in un allestimento così esteso in Italia.

Il teatro di questa grande installazione è Palazzo Cusani, residenza nobiliare barocca a cui mise mano anche Giuseppe Piermarini. C’è stata sempre una liason tra il palazzo e le armi (prima sede del Minsitero della Guerra sotto Napoleone, poi sede dell’Esercito Italiano). Chissà se questo ha attirato l’attenzione dei due artisti che vivo a Porto Rico e che sono responsabili di alcune trovate davvero ad effetto. Come il trombettista che accoglie i visitatori sullo scalone settecentesco, o il piano “bipede” (da sperimentare l’effetto che fa) nel salone più maestoso. Tutti i lavori hanno come denominatore comune, azzardiamo, la difficoltà, lo scontro. È lo scontro di realtà diverse come quella Usa (Jennifer Allora è nata a Filadelfia) e quella cubana (Guillermo Calzadilla è nato a L’Avana). È lo scontro di terre che emerge dalla scultura all’inizio del percorso, è lo scontro del voler fare e non riuscirci (gli strumenti e i canti sono “spezzati”). Grande prova per gli attori e musicisti scelti per la mostra milanese, tutti bravissimi e resistentissimi a impersonare le difficoltà e le condizioni di disagio che vogliono richiamare le scene. Poi le video art sistemate nelle stanze del potere della guerra, a volte dure a volte banalmente ripetitive. Onore alla Fondazione Nicola Trussardi che dopo il memorabile McCarthy a Milano ha portato qualcosa che vale davvero la pena di attraversare con tutti i sensi. Gratuito, ogni giorno dalle 10 alle 20.

29/10/2013
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
Twitter Facebook