GIUSTIZIA CIVILE
Mediamo. Torna l'obbligo delle conciliazione

Da domani, 20 settembre, obbligatoria per le liti consominiali, eredità, malasanità, contratti bancari e assicurativi. Duemila casi in 2 anni, 250 mila euro la media di una controversia. Ecco come funziona e a chi rivolgersi.

Ripristinato l’obbligo del tentativo di conciliazione. Così dal 20 settembre chi litiga va dall’avvocato in mediazione e non più in tribunale. Le dispute si risolvono più celermente e vicino a casa. E sono 2 mila i casi di conciliazione, per risolvere liti, gestiti dalla Camera di commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale negli ultimi due anni (2011-2012) per un valore medio di 250 mila euro.

Si torna a mediare . Con la legge di conversione del Decreto Legge n. 69/2013), a partire dal 20 settembre, chi litiga su: condominio, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, deve obbligatoriamente farsi assistere da un avvocato in mediazione.

Competenza territoriale. Il procedimento di mediazione dura non più di tre mesi a partire dalla data di deposito della domanda di mediazione presso l'organismo scelto. A tal proposito (diversamente dal passato) è stata introdotta la "competenza territoriale" dell'Organismo di mediazione che dovrà essere scelto tra quelli presenti "nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia".

Sanzione . Viene reintrodotta la sanzione prevista in caso di mancata partecipazione all'incontro di mediazione senza giustificato motivo. Il giudice infatti può condannare la parte non comparsa senza giustificato motivo al versamento all’entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio.

Avvocati “mediatori”. In base alla nuova disposizione gli avvocati risultano mediatori di diritto per il

conseguente obbligo di essere adeguatamente formati in materia di mediazione e mantenere la propria preparazione costantemente aggiornata tramite corsi a ciò finalizzati.

Per cosa si litiga? Contratti bancari/finanziari e contratti assicurativi (25%), locazione (15%), successioni e divisioni ereditarie (10%): sono i temi su cui i milanesi litigano di più. Questi gli argomenti principali dei circa 2 mila casi di conciliazione, per risolvere liti, gestiti dalla Camera di commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale negli ultimi due anni (2011-2012) per un valore medio di 250 mila euro. E quando le parti si siedono attorno ad un tavolo alla presenza di un mediatore, la metà degli incontri si conclude con la risoluzione della controversia, in media in 41 giorni. Per informazioni www.conciliazione.com .

Conciliazione, come funziona. Dalla classica controversia tra il consumatore (privato cittadino) e l'azienda a seguito dell'acquisto di un bene o dell'utilizzo di un servizio, dai contratti di locazione alle successioni e divisioni ereditarie, dalle liti condominiali alle controversie tra aziende. La mediazione è uno strumento duttile e utile per svariate tipologie di controversie e per molteplici soggetti (persone fisiche o giuridiche) ma anche banche (contratti finanziari e bancari), assicurazioni (contratti assicurativi e danni da circolazione), strutture mediche (risarcimento danno da responsabilità medica) e società (controversie anche tra soci di una stessa azienda). Oltre al Servizio di conciliazione, sono attivi il Servizio Internazionale di conciliazione (per le controversie tra parti di differente nazionalità), l’Italy-China Business Mediation Center (ICBMC) per le liti insorte tra imprese italiane e cinesi e Risolvionline.com, la piattaforma nata per gestire controversie interamente online.

Per informazioni www.conciliazione.com , tel. 02 85154430.

19/09/2013
redazione
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