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Expo, l'agenda del fare

di Renato Zambelli

Siamo contenti che, finalmente, le massime istituzioni del Paese abbiano confermato il loro impegno a far decollare Expo 2015 inteso come evento non solo per Milano e per la Lombardia, ma per l’intero sistema Italia. In particolare il presidente del Consiglio Enrico Letta ha evidenziato come l’Esposizione universale del 2015 non sia solo un impegno che l’Italia è chiamata a rispettare ma anche l’occasione (e l’opportunità) a cui legare la ripresa economica generale. Non sappiamo fino a che punto Expo possa avere questa funzione ‘salvifica’ nei confronti  della crisi, quello che è certo che dopo tante parole ora è il momento fatti, delle azioni concrete, dei  provvedimenti legislativi, delle scelte di governo, degli accordi tra le parti per agevolare chi operativamente sta lavorando  all’evento. Il sondaggio del Comune di Milano conferma quello che due mesi fa abbiamo fatto noi della Cisl di Milano con Job: l’attesa e le speranze dei cittadini nei confronti di Expo sono elevatissime, vediamo, ognuno per la propria parte, di non deluderle.

Quello che possiamo dire che mentre a Roma si cercava di schiarirsi le idee, qui a Milano sono già due anni che ci muoviamo con intensità e profitto per creare le condizioni  affinché al 1 maggio 2015 quando sarà inaugurata l’Esposizione ci si arrivi nel migliore modo possibile e che Expo sia veramente un’occasione per produrre ricchezza, e quindi, occupazione. Sui temi della legalità, della sicurezza, dei profili professionali e occupazionali siamo già a buon punto e, va detto, abbiamo trovato in Expo spa e nel suo amministratore delegato, un interlocutore serio e affidabile.

Dopo la settimana, quella appena conclusa, dei grandi incontri (quello delle Regioni sul turismo, quello con il governo per il master planning, quello di ieri a Monza con il Presidente della Repubblica), si apre un periodo meno eclatante ma ugualmente importante.

In sintesi:

-         Entro il 18 prossimo dovrà essere definito l’ accordo per le assunzioni (sono previste 700) che farà direttamente Expo spa. All’interno dell’intesa sarà prevista anche l’organizzazione della partecipazione dei volontari. Sarà perfezionato a settembre l’accordo con il Comune e il Touring club per la regolamentazione dei volontari che verranno utilizzati per visite ai musei, opere d’arte, ecc.

-          Continua, sempre con Expo spa la formalizzazione degli accordi (sicurezza sul lavoro e contratti) per le vie d’acqua e c’è già un’intesa con un primo gruppo di aziende.

-         Dobbiamo regolamentare la presenza dei lavoratori stranieri nel sito dell’Esposizione e l’utilizzo di operatori italiani da parte di quegli espositori che chiederanno la costruzione del proprio padiglione. Quelli che lo faranno direttamente dovranno in ogni caso rispettare le norme sulla legalità e sulla sicurezza che abbiamo già stabilito.

-         C’è qualche problema, invece, per quanto riguarda la costituzione del bacino territoriale per  l’occupazione e i profili professionali. (compreso anche l’utilizzo di soggetti deboli come cassintegrati e disoccupati): Expo, Comune , Provincia e Camera di commercio hanno rallentato  i tempi e dobbiamo capire perché.

08/07/2013
Renato Zambelli - Responsabile Expo segretria Cisl Milano metropoli
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