FINO AL 2 GIUGNO
Il desiderio di libertà nell'Europa del dopoguerra

 

The desire for freedom - Palazzo Reale- tel 02 54913 Orario: Lun 14,30-19,30  Mar-Dom 9,30-19,30  Giov-Sab 9,30-22,30 Biglietto: 11 euro. 

“Libertà va cercando, che sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta” è un verso del Purgatorio e sono parole che Virgilio pronuncia riferendole a Dante: al tema della libertà, che ha da sempre attraversato la storia dell’umanità, è dedicata la mostra di Palazzo Reale, già presentata a Berlino al Deutsches Historisches Museum, a cura di Monika Flacke, e sostenuta dal Consiglio d’Europa. Il progetto nasce con l’obiettivo di superare la visione di un’Europa del dopoguerra come teatro dell’ostilità tra due blocchi di potere contrapposti durante la guerra fredda, assumendo invece come puntodi partenza l’idea che entrambe le parti affondino le radici comuni nell’Illuminismo e nei suoi valori: ragione, libertà, giustizia, uguaglianza.

Duecento opere d’arte di ben 94 artisti contemporanei provenienti da 27 diversi paesi europei  sono disposte secondo un percorso, volutamente non cronologico, ma diviso in 12 sezioni. In mostra dipinti, fotografie, disegni, video e installazioni realizzati in settanta anni di produzione artistica europea da artisti affermati e di fama internazionale – tra cui Damien Hirst, Arman, Yves Klein, Richard Hamilton, Niki de Saint Phalle, Alberto Giacometti, Gerhard Richter,  Mario Merz, Emilio Vedova, Yinka Shonibare, Lucio Fontana, Ilya Kabalov – e da altri meno noti in Italia, ma di grande interesse come Boris Mikhailov e Erik Bulatov. Tra le opere esposte, i diciotto barili di petrolio di Cristho, il collage di Wolf Vostell fino alla scritta Je vous salue Mara t, di Ian Hamilton Finlay, o alla scritta sulla lavagna di Jannis Kounellis, Libertà o morte. W. Marat W Robespierre.

28/04/2013
Daniela Bianchi
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