Con 27mila iscritti tra Milano, Legnano e Magenta, il sindacato del terziario riparte dal ruolo chiave che ha nell'economia contemporanea. Una galassia che comprende la gdo, i servizi alla persona, fino al terziario avanzato. Ma la crisi aggredisce anche comparti che avevano tenuto finora. Ottimizzare e ridare qualità di lavoro ai dipendenti del settore è l'obiettivo principale.
Tutti sono concordi nel ritenere Milano capitale del terziario, anche avanzato, che da decenni ha soppiantato il manifatturiero come principale risorsa economica della città. La Fisascat difende proprio questi lavoratori, quelli che si impegnano nel commercio, servizi e terziario. Da sola associa nella nuova costituzione oltre 27mila iscritti, di cui 10mila solo in città.
Una varietà di professioni e contrattualizzazioni (circa 90) che la rendono la categoria eterogenea per eccellenza, e quella sicuramente più numerosa sul territorio milanese, almeno nella parte attiva degli iscritti al sindacato. In valore assoluto è seconda solo alla compagine dei pensionati alla Cisl.
Al congresso territoriale, il primo dell’organizzazione nella nuova forma che accorpa anche i territori di Legnano e Magenta, Luigino Pezzuolo, segretario di Milano, ha detto che «la situazione non è positiva ma ognuno deve fare la sua parte. Abbiamo l’obiettivo di sostenere l’occupazione con una stabilizzazione contrattuale, allargamento delle tutele indirette e gestione della qualità del lavoro. Questo significa turni, qualità della vita, preparazione alla competenza dei delegati per proporre soluzione alle istituzioni».
LA GDO - La grande distribuzione è la tipologia di lavoro più diffuso sul territorio, seguita dalle aziende commerciali, un settore con tante piccole e medie aziende. Rappresentati in Fisascat ci sono anche gli studi professionali, con le loro specificità, il terziario avanzato, quello che fa riferimento alla finanza e all’informatica, e più in generale a tutto il mondo dei servizi alle imprese. Altre rappresentanze del sindacato sono nel turismo, nella vigilanza privata, nell’universo socio-assistenziale, le farmacie, i custodi, i multiservizi (artigiani e pulizie).
Un tema duro è quello del futuro dei servizi, a partire dal comparto dei rivenditori di auto e concessionari, in tempi di crisi soggetti a pesanti ristrutturazioni. Poi c’è la grande distribuzione organizzata, che specie in provincia si ritrova a dover fronteggiare presenza massiccia in cattedrali faraoniche che però sembrano sovradimensionate rispetto al boom dei primi anni 2000. Da qualche tempo poi anche i servizi alla persona, che nelle prime fasi della crisi avevano tenuto le loro posizioni, si sono piegate alle contrazioni imposte dal calo dei consumi generalizzato.
Si spera nella ripresa della ristorazione, del turismo, in visto dell’appuntamento mondiale del 2015, del business dell’ospitalità in genere. La Fisascat si è data dei principi sui quali non transigere: no alle gare d’appalto al massimo ribasso, che sono l’annosa questione nel settore dei servizi, sì a una legge che aumenti le responsabilità delle aziende committenti, favorire una politica nazionale di diminuzione di tasse su lavoro di impresa e dipendenti.
LEGNANO E MAGENTA – Sul territorio di Legnano e Magenta, dice il segretario Luigi Conte «ci siamo attestati a 1788 iscritti, in crescita per numero, un risultato che ci porta al dovere di estenderci capillarmente per rappresentare al meglio i lavoratori».
Negli ultimi 4 anni, 232 assemblee hanno portato a una posizione chiara della Fisascat sullo spinoso dibattito sul contratto nazionale del settore: resta lo strumento solidale indispensabile per garantire un minimo normativo ed economico mentre la contrattazione decentrata deve rendere compatibile la norma con le attese dei lavoratori.
Altro cardine è il ruolo del sindacato, anche strategicamente pensato come presenza nelle singole aziende, realizzando accordi, in costante rinnovamento di riferimenti sociali sul territorio dove opera. Formazione degli operatori, dei delegati e la collaborazione con l’Ancl, l’Associazione nazionale dei consulenti del lavoro completa il quadro dell’informazione sulle normative di riferimento.
Le esperienze maggiormente apprezzate dagli iscritti sono stati gli sportelli bilaterali, un luogo a cui rivolgersi quando l’azienda per cui si lavora non fornisce risposte in merito a Tfr, rimborsi spese sanitarie, salute e sicurezza sul lavoro.
Donne e migranti sono alla base della prossima sfida quadriennale. La promozione delle sperimentazioni contrattuali per concordare le uscite dal mondo del lavoro con nuove entrate favoriscono invece giovani e lavoratori a rischio. Fisascat Milano, a questo proposito, si propone di diventare laboratorio i sperimentazione per l’innovazione contrattuale e organizzativa.
Al congresso territoriale del nuovo comprensorio Milano, Legnano e Magenta è stata eletta la nuova segreteria: Luigino Pezzuolo (segretario), Stefano Galli, Angela Iazzaro, Annette Lerna, Pino Tognacca.