Gambarelli: "Spesso gli avvisi che sollecitano gli utenti a ritirare la sanzione in giacenza in posta non vengono visti perché illeggibili o si perdono fra i volantini pubblicitari".
Il sistema delle notifiche delle raccomandate non funziona e va ripensato. Spesso gli avvisi che sollecitano gli utenti a ritirare un documento in giacenza presso lo sportello postale non vengono visti perché sono rovinati e illeggibili o si perdono fra i volantini pubblicitari. Il problema riguarda soprattutto i condomini e i complessi residenziali più grandi. Il risultato è che chi deve saldare una multa non riesce a saperlo per tempo e riceve un’ingiunzione di pagamento con le maggiorazioni di mora per il ritardo.
A denunciarlo è l’Adiconsum di Milano e Lombardia che ha raccolto le lamentele di numerosi consumatori che si sono rivolti ai propri sportelli.
“In discussione – osserva il presidente Christian Gambarelli - c’è il sistema di notifica agli utenti delle raccomandate spedite all’indirizzo di residenza che a volte viene svolto in maniera non precisa, magari perché gli addetti alle consegne sono carichi di lavoro e devono correre da un indirizzo all’altro. Molti ci hanno fornito fotografie di scontrini accartocciati nelle caselle di posta o appesi con il nastro adesivo vicino ai citofoni, quindi precari e a rischio di smarrimento”.
Il risultato di questa inefficienza ricade sulle spalle dei consumatori che ricevono le cartelle con l’ingiunzione di pagamento di multe o sanzioni riferite anche a periodi molto indietro nel tempo, a volte di anni, maggiorate di due o tre volte l’importo iniziale. Questo tipo di disservizio pesa ancora di più sulle persone anziane, che spesso hanno grosse difficoltà ad utilizzare strumenti come le App e la PEC.
“Nell’era dell’innovazione digitale – aggiunge Gambarelli - riteniamo assurdo che non si riesca ad individuare un sistema di comunicazione efficiente e sicuro: riceviamo quasi ogni giorno telefonate e SMS di qualcuno che vuole venderci qualcosa, e non si capisce perché ciò non possa accadere per comunicazioni urgenti come la notifica di una raccomandata”.
Adiconsum chiede anche che sia rivista e ampliata la tempistica per il pagamento delle sanzioni e delle multe senza l’aggiunta delle more che dovrebbe scattare solo dopo che si è resa palese la mancata volontà dell’utente di regolarizzare la propria posizione.