I QUADERNI DI JOB
Merrcato del lavoro: Report/4

E' uscito il  quarto report delol'Osservatorio del Mercato del lavoro che analizza le dinamiche economiche dell'area milanese con particolare riferimento all'occupazione.

L’Italia rappresenta la seconda manifattura europea ed è proprio a Milano e in Lombardia che si esprime la punta di eccellenza confermata anche dai dati riportati in questo fascicolo. La produzione manifatturiera a Milano ed in Lombardia cresce del 2% e le esportazioni trainano e coadiuvano l’aumento dei fatturati.
Il 2018 è stato un anno dal bilancio complessivamente positivo che ha confermato una tenuta generale del sistema economico e produttivo. Ma da una più attenta ed approfondita lettura dei dati si rileva una differenza di andamento tra il primo ed il secondo semestre.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro crescono i tempi determinati, si riducono i contratti di somministrazione mentre restano stabili le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Il risultato è un saldo positivo, anche se di pochissimo, tra avviamenti e cessazioni anche se il lavoro a tempo determinato cresce più velocemente delle stabilizzazioni. Le assunzioni avvengono per la maggior parte nel settore del commercio e nei servizi, mentre sono in calo nell’industria e restano costantemente basse nel settore delle costruzioni.
Dal punto di vista dell’occupazione, Milano conferma il trend positivo ma se allarghiamo lo sguardo al sistema paese dobbiamo ridimensionare i dati di crescita e di occupazione. La seconda metà del 2018, infatti, a livello nazionale vede crescere la disoccupazione che si attesta oltre l’11%. Contestualmente cala l’occupazione giovanile e quella femminile, in particolare nelle fasce under 25 ed over 50.
Dal punto di vista delle imprese presenti sul territorio, sono in crescita le aziende nel settore del benessere e del fitness con 3848 imprese attive a Milano. In espansione anche le imprese che si occupano di green economy, mobilità alternativa, cura del paesaggio e del verde. In generale, nell‘area metropolitana, le imprese sono cresciute di più di 4000 unità.
Dal punto di vista normativo le nuove leggi che hanno interessato il mercato del lavoro stentano a diventare operative in mancanza dei decreti attuativi e a causa delle lunghe procedure di attuazione, oltre a non prevedere misure specifiche per rilanciare l’occupazione e la formazione. L’alternanza scuola/lavoro che ha come fulcro la stretta collaborazione tra istruzione, formazione e impresa non è stata incentivata. Lo sviluppo delle nuove tecnologie che accompagnano la quarta rivoluzione industriale ha bisogno di persone formate per interagire con gli strumenti 4.0. La CISL è molto preoccupata riguardo al tema della disoccupazione giovanile e da tempo chiede un sostegno più forte alle politiche di inserimento dei giovani al lavoro, strumenti di politiche attive indirizzate in modo specifico ai giovani e percorsi specifici per i giovani in uscita dal sistema scolastico.
L’introduzione del Reddito di Cittadinanza non è sufficiente poiché non risolutiva per il rilancio dell’occupazione. Riteniamo necessari, invece, altri interventi come il taglio del cuneo fiscale, un sostegno più deciso alle attività produttive ed investimenti più corposi a favore dei percorsi di ricollocazione e formazione.
E’ nostro dovere raccogliere la sfida della contrattazione, che sia di carattere organizzativo o di salario minimo intendendo con questo tutta la contrattazione che compone e completa un contratto sia di primo che di secondo livello. Crediamo che la giusta retribuzione sia un diritto dei lavoratori, quantificato e condiviso in una trattativa, mentre lo Stato deve essere il garante che faccia rispettare, in tempi brevi, gli accordi assunti liberamente tra le parti.
Occorre anche combattere il lavoro nero e l’evasione fiscale che creano uno svantaggio all’ imprenditoria onesta che ricade su tutti.
Il lavoro flessibile non è sinonimo di precariato, inoltre serve creare una rete forte di protezione dei lavoratori durante i periodi di non lavoro.
La dignità che arriva dal lavoro consente la realizzazione della persona e la creazione di valore aggiunto per tutta la collettività.
Un nuovo UMANESIMO del lavoro passa attraverso l’applicazione di tutti questi principi e strumenti e da una redistribuzione più uniforme degli utili.

EROS LANZONI
Segretario mercato del lavoro
Cisl Milano Metropoli

11/06/2019
ALLEGATO SFOGLIABILE
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