Milano e il suo territorio stanno vivendo una fase di grande trasformazione, dagli interventi indirizzati alla riqualificazione urbana, all’assetto dell’area Expo, alla nascita della cittadella della salute (area ex Falk di Sesto San Giovanni), agli scali ferroviari dismessi e alla variabilità nei processi produttivi.Milano non è soltanto la capitale economica d’Italia, nella sua storia si è rivelata anche un punto di riferimento in ambito sociale, città multietnica, capace di accogliere e integrare le diversità una città italiana con una forte vocazione internazionale.
Una città generosa, lo vediamo nei numeri delle Ong, delle fondazioni e delle associazioni che sono presenti sul territorio. Vorrei ricordare il prezioso contributo che ha offerto alle persone in difficoltà, la Fondazione Welfare Ambrosiano. Un progetto di grande rilevanza nato in casa Cisl.
Il territorio milanese, rispetto al resto della penisola, presenta un quadro decisamente migliore che vede il suo punto di forza in un territorio caratterizzato da una struttura multisettoriale che spazia dall’agroalimentare al manifatturiero e che trova supporto nell’efficiente e sviluppato sistema dei servizi alle imprese. Ma, l’altra faccia di Milano, che desta preoccupazione, soffre le conseguenze della crisi, la diminuzione del reddito delle famiglie, l’aumento delle povertà, le criticità della qualità del lavoro, il vivere in periferie. La nuova e crescente fragilità economica comporta la necessità di dare nuove risposte ai bisogni della persona. Di fronte a questi scenari dobbiamo svolgere sempre più in fondo il nostro ruolo attraverso tavoli istituzionali con le associazioni dii impresa e fare rete con le realtà dell’associazionismo sociale e cattolico. Dobbiamo accompagnare e governare il cambiamento e le trasformazioni in atto con idee, proposte e molto molto coraggio.