Attesa dal vivo a Milano il 29 aprile, la star belga si confessa a JOB: "La solitudine insegna a creare".
È stata la ragazza prodigio del nuovo pop europeo qualche anno fa, quando è esplosa con la canzone Raggamuffin. Oggi Selah Sue, famosa dal Belgio che è la sua patria all’Italia per il suo pop dance orecchiabile e molto raffinato, ha preparato un disco molto variegato, Reason , che è l’uscita dal tunnel di cui aveva parlato al suo esordio.
Selah non ha mai fatto mistero di aver sofferto di una profonda depressione da ragazza e oggi vuole cantare il suo cambiamento. “Ho fatto grandi passi perché le prime canzoni che ho cantato erano tutte incentrate su di me, ora ho trovato amore per un’altra persona, che ha dei figli e tutta questa situazione ha cambiato le priorità. Sono convinta che amare se stessi è il primo passo per riuscire ad amare gli altri”.
Se n'è andata in giro per il mondo dopo un tour di oltre due anni a trovare l'ispirazione giusta "perché compongo meglio in solitudine, ma la musica quando poi prende forma deve per forza aiutare a sentirsi meno soli. E per questo non vedo l'ora che il pubblico senta il mio disco, una volta che è uscito appartiene a loro".
Per i ragazzi che l’ascoltano, e che affolleranno il suo unico show in Italia a fine mese (al Tunnel di Milano, il 29 aprile) è un grande insegnamento. I brani di Reason arrivano da un’artista che è allo stesso tempo piena di luce e di ferite e sembra essere sempre un tutt’uno con la sua chitarra. “Il successo non ha guarito le mie ferite” dice “Nulla è davvero cambiato. La battaglia contro il lato oscuro credo mi accompagnerà per tutta la mia vita”.
Muovendosi tra electro-soul, trip hop e house beats, Selah Sue trova in Reason la sua vera identità musicale. “È anche un equilibrio perfetto che ha ricercato in numerosi studi di registrazione, soprattutto in Belgio, ma anche a Londra, in Giamaica e Los Angeles. In Giamaica mi sono sentita sola e triste. E questo ha influito sul mood del disco, anche se poi una delle canzoni che ho composto lì, Alone (Sola) l’ho riarrangiata in stile disco anni 80 per dare un senso di contrasto tra testo e musica. Sono stata colpita dal fatto che mentre io ero in un resort chic, accanto all’hotel c’era gente che rovistava nell’immondizia per trovar da mangiare. Me ne sono voluta andare”.