IMPEGNO E CANTAUTORATO
Giangilberto Monti, il teatro in musica di un milanese doc

Dopo libri e spettacoli, esce Opinioni da Clown, irriverente e ironica fotografia dei nostri giorni. E c’è anche Fo.

È stato un protagonista indiscusso della Milano anni 70, con il suoi spettacoli e canzoni irriverenti che lo hanno accostato agli chansonnier francesi. Infatti Giangilberto Monti, a quel mondo ha dedicato perfino un libro, Maledetti Francesi (NdA, 2010), nel quale raccontava i canti ribelli e le vite degli chansonnier, gli stessi che hanno segnato la storia del nostro cantautorato.

Oggi Monti esce con  “Opinioni da Clown” un disco dove propone brani al limite tra il cantautorato e la comicità, ricchi di continui riferimenti all’attualità dei nostri giorni.

Il nuovo disco vanta anche delle importanti collaborazioni musicali come quella di Mauro Pagani, di  Rocco Tanica di Elio & Le Storie Tese (Segio Conforti), del bluesman piacentino Ubi Molinari, oltre che le presenze di alcuni comici noti tra cui Nino Formicola, Raul Cremona e Giovanni Storti.

Presente anche un brano di DARIO FO e Fiorenzo Carpi tratto da L’opera dello sghignazzo, riadattato in forma di canzone da Monti e ribattezzato con il titolo “Alla fine della festa”. È un brano rimasto nel cassetto per più di trent’anni che rende omaggio al maestro di tanti attori e cantanti, tra i quali lo stesso Giangilberto Monti che all’inizio degli anni Ottanta recitò per la compagnia FO-RAME.

L’album, che riassume trent’anni di attività dell’artista tra cantautorato e comicità, è stato arrangiato dal torinese Bati Bertolio ed è composto da 13 brani inediti (alcuni dei quali scritti per l’occasione e altri, legati ad esperienze e collaborazioni artistiche, composti in passato e mai pubblicati fino ad ora).

28/01/2015
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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