La stella dell'urban pop inglese diventa riflessivo: “Voglio raccontare la vita da una doppia angolazione”
Prima è stato il cantante di successo con i Mattafix , il gruppo inglese che mischiava il soul e il rap. Ma oggi, dopo essere diventato padre, Marlon Roudette è tornato con un disco riflessivo e maturo, che si chiama Electric Soul , anima elettrica. Già dal titolo, l'artista mette in risalto la doppia valenza della sua musica attuale, che piace sempre di più ai giovani e alle radio, che la premiano con rotazioni intense. Il disco è presentato da questo brano che attualmente è tra i più ascoltati in Italia, When The Beat Drops Out ( http://www.youtube.com/watch?v=BLRgaU9uUnA ).
“Non volevo fare un disco uguale agli altri – ci dice parlando alla stampa milanese della sua nuova vita – e la mia vita è cambiata rispetto ai miei esordi quando avevo conosciuto solo Londra e i Caraibi, da dove arriva parte della mia famiglia. Poi la fama mi ha portato a fare una vita un po' selvaggia, mentre ora preferisco stare a casa con mio figlio e comporre al piano. E credo che questo si sente nelle canzoni nuove”.
Non ha fatto solo pop da classifica, Marlon. Il suo primo grande successo si chiamava Big City Life, la vita delle grandi città e raccontava le sensazioni di quel tempo. Era il 2006 e l'Inghilterra era lontana dalla crisi dei consumi ma molto assorbita in una crisi di ideali: “Eravamo andati a fare una guerra in Medioriente e le nostre tasse finanziavano una follia. Mi sono concentrato sui sentimenti che quelle scelte comportavano in noi cittadini europei. Poi sono passato a scrivere di sentimenti tra le relazioni umane. E ora vorrei assomigliare a Billy Joel che nelle canzoni metteva la filosofia mischiandola con le storie di vita di New York”.
L'attenzione al sociale non l'ha abbandonato, visto che oltre al dualismo tra melodia e dance c'è anche un'opposizione lirica più decisa nelle nuove canzoni: “Ho scritto Too Much To Lose per spiegare a tutti come sono cambiati i Caraibi da come li ricordavo io a 9 anni. Le difficoltà che abbiamo noi in occidente non sono niente. Ma ho voluto dire anche al mio pubblico: guardate, ci sono dei paesi che subiscono le nostre scelte e in questo momento hanno le ripercussioni”.