Determinante la mobilitazione del Sicet. Il provvedimento, previsto per oggi, è stato rimandato a fine settembre. Nel frattempo si confida nell'assegnazione di una casa popolare.
E' stato rinviato al prossimo 29 settembre lo sfratto con la forza pubblica, previsto per oggi, di una famiglia con due bambini, uno dei quali disabile grave. L'ufficiale giudiziario, giunto nell’appartamento di via delle Primule (zona Giambellino-Lorenteggio) ha ritenuto che non vi fossero le condizioni per eseguirlo.
La famiglia aveva sottoscritto un contratto per un affitto annuo di 7.500 euro, ma le difficoltà lavorative di entrambi i genitori avevano impedito di farvi fronte. Da qui la richiesta di sfratto avanzata dal proprietario.
Nel frattempo aveva presentato la domanda per una casa popolare, domanda che non ha ancora ottenuto alcun riscontro. La speranza è che la situazione si sblocchi prima del 29 settembre.
La vicenda è seguita dal Sicet, il sindacato degli inquilini della Cisl, secondo cui "non è più rinviabile un intervento del Prefetto che, sulla base delle chiare disposizioni di legge, faccia subito un provvedimento di sospensione della forza pubblica fino a metà settembre e, poi, un provvedimento di graduazione della stessa forza pubblica per le famiglie sotto sfratto. E’ necessario, inoltre, predisporre un piano straordinario ed efficace di ricoveri provvisori per i nuclei già in strada e in attesa di una soluzione abitativa e che il Comune e l’Aler destinino tutta l’offerta abitativa pubblica disponibile per fronteggiare l’emergenza, con procedure veloci e trasparenti".