Pensioni d'oro
Il costo sociale della vergogna

Il caso dell'ex presidente del consiglio regionale della Sardegna, Claudia Lombardo, rappresenta ciò che non dovrebbe essere mai fatto. Quando un diritto si consolida in un privilegio.

Forse non sapremo mai quale sia il limite sottile tra diritto e privilegio, ma il caso di cui si è ampiamente discusso nei giorni passati rappresenta di fatto uno schiaffo a tutte e a tutti coloro che una pensione da oltre cinquemila euro netti al mese non la vedranno mai. Nemmeno col binocolo. I fatti ormai noti, si possono riassumere così: la ex presidente del consiglio regionale della Sardegna, 41anni, Claudia Lombardo presidente dal 2009 al 2014 ha iniziato a percepire un vitalizio di oltre cinquemila euro. La legge del governo Monti, con una norma varata nel dicembre del 2012, aveva fissato a 66 anni l’età per iniziare a godere del vitalizio, ma venivano esentate le Regioni che avevano già legiferato in merito, come la Sardegna.

Ora, sgombrando il campo dall'invidia e da qualsiasi altra considerazione”di pancia” è difficile rimanere indifferenti rispetto a una notizia del genere. Ed è stato Emilio Didonè segretario organizzativo dei pensionati della Cisl di Milano che, facendo due conti, è rimasto colpito dalla notizia. Prima donna a ricoprire quell'incarico Lombardo non è l'unica politica ad aver raggiunto il traguardo del vitalizio, ma nessuno era riuscito a farlo prima dei 42 anni.

“Certo – ha affermato Didoné – prima di lei era successo a 49 anni, per lo strascico delle vecchie regole, ad Alfonso Pecoraro Scanio, a 48 a Rino Piscitello, a 46 ad Antonio Martusciello. E sempre per lo strascico di norme troppo tardi ritoccate c’è ancora oggi alla Regione Lazio chi è appena andato in pensione con cinquant’anni e una sola legislatura. Un insulto a tutti quegli italiani che, dopo anni di polemiche infuocate, erano convinti che certi privilegi inaccettabili fossero da tempo alle spalle. Che insieme con l’abolizione dei vitalizi per i consiglieri regionali delle nuove tornate elettorali, imposta a furor popolare, fossero state aggiustate, per decenza, anche le storture più folli e offensive delle situazioni pregresse. Il caso clamoroso di Claudia Lombardo dimostra: non è così”.

La cosa che lascia un po’ stupiti è che la giusta indignazione sia arrivata fino ai media solo quando il vitalizio è stato dato ad una donna, mentre per i numerosi politici uomini, citati anche da Didonè, nessuno si è stracciato le vesti. E'  vero che, dopo la dura manovra sulle pensioni della Fornero, che chiede sacrifici a donne e uomini, tutti si aspettano che privilegi di questo tipo vengano aboliti da subito, con senso di giustizia ed equità. Riteniamo che i privilegi siano tali per chiunque, donne o uomini e che  – dati i tempi – sia ora di darci un taglio concreto e immediato, nei confronti di tutti, cariche elettive comprese, ridando dignità (e magari qualche soldo in più) a tutti i pensionati d'Italia. Magari non 40enni.

Articoli correlati

http://www.jobnotizie.it/articolo/stella-miss-vitalizio-e-i-conti-dei-pensionati-cisl/8065

16/06/2014
Sveva Stallone - s.stallone@jobedi.it
Twitter Facebook