VIOLENZA DI GENERE
Le nuove disposizioni per la legge che tutela le donne

Anche se la donna non sporge denuncia, in caso di percosse, il questore può prendere seri provvedimenti nei confronti del persecutore. E cghi denuncia può rimanere anonimo.

Il 16 ottobre è entrata in vigore una nuova legge contenente “disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”. La legge ha inasprito le pene soprattutto se le violenze sono effettuate da persone che hanno o avevano una relazione affettiva con la vittima. Aggravanti sono state poi inserite se le violenze vengono commesse alla presenza di minori o su donne incinte. Vi è inoltre la impossibilità al ritiro della denuncia in presenza di minacce gravi, resta invece revocabile in altri casi, ma solo in fase processuale.

In caso di percosse, il questore, anche se la donna non sporge denuncia, può ammonire il persecutore. La segnalazione del fatto quindi può essere fatta da terza persona, ad esempio un vicino, il cui nominativo resta sotto segreto istruttorio. Il questore può decidere di sospendere per tre mesi la patente al responsabile di atti di violenza e deve informarlo dei servizi legati al contrasto alla violenza esistenti sul territorio. Viene introdotto anche l’uso del braccialetto elettronico al molestatore in caso di allontanamento dalla casa familiare.


Così come accade per le vittime di tratta, anche le straniere che subiscono violenza potranno chiedere e ottenere il permesso di soggiorno previo parere dell'autorità giudiziaria. I maltrattanti, anche in caso di condanna non definitiva, potranno essere espulsi. Vengono inoltre stanziati 10 milioni di lire per finanziare tutti i progetti e i centri antiviolenza al fine di arginare gli atti di violenza alle donne nel nostro Paese.

AZIONI DI PREVENZIONE

Sebbene sia un segnale importante l’emissione di una nuova normativa che contiene un inasprimento delle pene e ulteriori disposizioni a salvaguardia delle vittime, riteniamo che molto importante sia il finanziamento previsto al fine di realizzare una serie di azioni di prevenzione. Per esempio incontri nelle scuole che permettano ai giovani di riflettere e parlare di questo fenomeno in modo approfondito e costruttivo. Anche nei luoghi di lavoro si potrebbe pensare, come sindacato, di effettuare delle assemblee o incontri su questa tematica che è presente anche nelle aziende sotto l’aspetto di stalking, molestie e così via. La legge, quindi, è un primo passo a cui guardiamo positivamente, ma speriamo che venga seguita da atti di prevenzione mirati alla drastica diminuzione di atti di violenza alle donne.

31/10/2013
Ester Balconi U.S.T. Cisl Milano Metropoli - Coordinamento Donne - info@jobedi.it
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