Venerdì 18 ottobre, dalle ore 11 presidio a Milano, davanti al consolato inglese (via san Paolo 7). I sindacati preoccupati, temono un disimpegno dall'Italia.
Si mobilitano i lavoratori italiani di British Telecom. Domani, venerdì 18 ottobre, è in programma uno sciopero nazionale di tutta la giornata contro la decisione del colosso britannico di licenziare 147 lavoratori nel nostro Paese, 67 dei quali a Milano.
"Lo sciopero – osserva, Saverio Russo, della Fistel Cisl di Milano - è l'unica risposta possibile da dare ad un’azienda che vuole rimettere in discussione la propria presenza in Italia. Abbiamo proposto delle soluzioni non traumatiche a questa vertenza, come il ricorso ai contratti di solidarietà, in modo da mantenere gli attuali livelli occupazionali. Purtroppo la direzione è rimasta sulle sue posizioni, il che è inaccettabile”.
Il timore è che i tagli al personale nascondano la volontà di abbandonare l’Italia per spostare all’estero le attività. Una scelta che sarebbe determinata anche dal ritardo del nostro Paese negli investimenti per le reti di nuova generazione (banda larga). Un ritardo che preoccupa anche il sindacato, per le ricadute sul settore e sull’intera economia nazionale.
In occasione dello sciopero, il 18 ottobre, a Milano, a partire dalle ore 11 si terrà un presidio davanti al Consolato inglese, in via San Paolo 7.