DUE APPUNTAMENTI NEL MILANESE
È la settimana delle tribute band

Giovani italiani che rifanno le composizioni più famose delle superstar da classifica. A Tribiano sono di scena i Blascover il 21. A Milano i Duran Durans il 27.

La voglia di live contagia anche i fans dei big della musica. Che non contenti delle abbuffate estive di concerti in ogni luogo affollano le esibizioni delle tribute band, i gruppi che rifanno canzoni esclusivamente di un artista. Sono simpatici, in genere di grande prodezza tecnica e si sfidano tra loro a chi meglio riesce a rievocare le emozioni degli originali. Nei prossimi giorni a Milano e dintorni ci saranno due proposte che si preannunciano entusiasmanti, non fosse altro per il grande richiamo che gli artisti orginali in questione hanno tra il pubblico del nostro Paese.

I "Blascover - Tributo a Vasco Rossi" suoneranno al parco Freud di Tribiano (MI) nella giornata di sabato 21 settembre 2013, a partire dalle ore 20.00. L'ingresso è libero. Dalle ore 18.00 vi sarà anche la possibilità di mangiare e bere in loco. La band nasce nel 2001 a Bergamo come una cover band generica suonando pezzi di ari artisti. Prediligono il rock italiano e su suggerimento del cantante Franco Ricci decidono di diventare un gruppo che fa solo cover del rocker di Zocca. Una decisione azzeccata: oggi i Blascover fanno una media di 90 concerti all’anno con diversi musicisti che si affiancano al nucleo originario.

I Duran Durans sono invece composti da Gino (chitarra), Max (Synth), Mic (Voce) e Phil (Basso). Suoneranno per la prima volta nell’epicentro della musica live milanese, Le Scimmie, lo storico locale dei Navigli dove hanno mosso i primi passi molti degli idoli da classifica di oggi. L’appuntamento è per la sera del 27 settembre. La band è conosciuta nel circuito dei fans per essere l’unica in grado di riprodurre gli stessi suoni dei mitici inglesi, visto che porta dal vivo la strumentazione e amplificazione dei Duran stessi. Incidono anche tracce in studio ed è davvero incredibile ascoltare la perizia e il perfezionismo con cui ricantano Wild Boys o Save a Prayer. Dal vivo si permettono incursioni in materiale da “studiosi” del genere, ma nel complesso sono una garanzia per chi vuole divertirsi con i suoni che hanno reso indimenticabili gli anni 80.

18/09/2013
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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