L'utilizzo del corpo delle donne e degli uomini da parte di alcuni creativi, è oltraggioso. Non sempre pubblicità fa rima con progresso...
Da tempo le donne della Cisl insieme alle amiche di Cgile Uil sollecitano Comuni e Provincia di Milano per attivarsi contro una pubblicità lesiva della dignità delle donne spesso rappresentate come un “corpo oggetto” che aiuta a sponsorizzare altri oggetti di consumo. Anche l’immagine maschile in molte pubblicità è stereotipata e relegata nel ruolo di macho dai pettorali a tartaruga. Molti studi hanno dimostrato come tali immagini si fissino nell’immaginario collettivo (e dei bambini) perpetrando figure stereotipate e negative dei generi maschili e femminili, impedendo il progredire di una cultura più avanzata che liberi uomini e donne da ruoli precostituiti. Anche in occasione della festa internazionale della donna dell’8 marzo le donne di Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un evento su questo tema invitando gli Assessori di Milano e dei Comuni della Provincia e proponendo loro la sottoscrizione di un Protocollo con il quale si impegnano a vagliare le pubblicità affisse nei loro territori, impedendo la divulgazione di quelli lesivi della dignità delle donne.
A SESTO I PRIMI PASSI
Apprendiamo con soddisfazione che il 2 aprile il Comune di Sesto San Giovanni ha deliberato la moratoria cittadina contro la pubblicità lesiva della dignità di genere, aderendo alla risoluzione del Parlamento europeo del 3 settembre 2008, n. 2038 che ribadisce come la pubblicità contenente messaggi pubblicitari discriminatori e degradanti, basati sul genere, rappresenti un ostacolo per una società moderna e paritaria, così come qualunque altro stereotipo di genere. “E’ un atto che vuole anticipare l'intenzione della Giunta Comunale di adottare misure volte a tutelare la dignità della donna e dell’uomo nella pubblicità e nei mezzi di comunicazione e a promuovere - anche attraverso la sensibilizzazione e la diffusione di buone pratiche - l’affermazione di una loro immagine egualitaria e non stereotipata nella comunità cittadina e, in generale, nella società intera.” Così scrive Orilia Veronica del settore Cultura ufficio Pari Opportunità del comune di Sesto San Giovanni. E’ un primo importante passo che speriamo venga seguito dalla firma di un protocollo che veda tra i suoi sottoscrittori anche le aziende di pubblicità oltre ad altri comuni della nostra provincia. Come Coordinamento donne Cisl abbiamo lavorato e lavoreremo per la realizzazione di ciò, ritenendolo un valido strumento per la diffusione di una cultura di rispetto e dignità di entrambi i generi.