CANTAUTORE MILANESE
Marco Di Noia, ironia ai tempi della crisi

Con un EP omonimo l'artista meneghino si cimenta nella difficile scena musicale attuale con tematiche graffianti. L'amarezza del vissuto è condita con sarcasmo e visioni a volte strampalate. Funziona perchè il ragazzo ha studiato.

Che ci fa un milanese sul podio di un contest canoro a Cardiff, nel Galles? Il suo nome è Marco Di Noia, ha 33 anni ed è nato artisticamente proprio nella città industriale e universitaria britannica. «Ero lì perché stavo seguendo un master in cultura e letteratura – ci racconta alla vigilia di un suo concerto a Le Scimmie di Milano – perché mi è sempre interessato il paesaggio culturale nordico». Succede che mentre era a studiare all'estero, dopo aver passato l’adolescenza a cimentarsi con la pittura, la poesia, la scrittura, inizia a prendere lezioni di canto da Clifford Bunford, il padre di Huw, il leader dei Super Furry Animals, nota formazione psichedelica gallese. E mischia tecnica operistica con il pop, tanto da vincere il concorso locale con un brano dei Queen.

Da quell'esibizione sono passati pochi anni. Oggi Di Noia esce con un mini album omonimo ricco di spunti sui tempi che stiamo vivendo, visti da un 30enne che ha già un bagaglio di esperienza sostanzioso. Tanto che il disco è sostenuto da Via del Campo 29 Rosso, la "casa dei cantautori genovesi", che sorge nel cuore del centro storico di Genova, nella famosa via resa celebre da Fabrizio De Andrè.

Il brano che apre il disco si chiama Rema!. Un ‘esortazione a chi?

L’ironia dei miei testi nasce sempre da un fondo di tristezza. È un inno coraggioso ai giovani che si scoraggiano. Dobbiamo remare noi la nostra barca per evitare che gli Schettino della situazioni ci portino allo sbando.

Com’è nato invece il titolo del pezzo simbolo del disco, Crisi Superstar?

Anche qui ironia. Cerco di esorcizzare la crisi enumerando le miriadi di crisi che si nascondono all’interno della crisi dei nostri giorni. Oggi stiamo peggio dei nostri padri. Ma nel mio caso mi sono fatto trascinare dalla mia passione per l’espressione, l’arte, la comunicazione. Non ho trovato la strada, credo che sia stata la strada a trovare me e punto su me stesso. Anche se non faccio un solo lavoro, mi devo occupare di cose diverse per andare avanti.

Il video della canzone è molto irriverente.

Per l’occasione nel video diretto da Fabio Bastianello , vesto i panni del presidente del Consiglio neo-eletto, con tanto di bodyguard al seguito. Alludo anche a un concorso di bellezza delle donnine che lo circondano. È una denuncia, è vero, ma punto a dare concetti precisi nei testi rivestendoli di leggerezza pop.

Sei cresciuto a Milano, cosa pensi dello stato culturale della città?

Rispetto agli anni 90 c’è grande multiculturalità, anche se mancano punti di incontro tra gli artisti. Anche per chi suona è più difficile, ora devi garantire un pubblico se vuoi suonare in un locale, altrimenti in pochissimi ti danno una chance. Gli artisti che si possono permettere pubblico grande sono già conosciuti per le canzoni che incidono, è quindi un cane che si morde la coda. Manca un scena vera e propria, ma io sono pronto alla contaminazione e alle collaborazioni. Nei miei live invito a esibirsi amici attori, violinisti.

Chi ti ispira musicalmente?

So che alcuni mi accostano a Simone Cristicchi ma cerco di differenziarmi, ho anche alzato di un tono il mio canto. Lui è un cantautore moderno, io cerco di crearmi la mia poetica. Non mi piace usare parole a caso nei testi, sono molto attento a questo. Ho poi molta ammirazione per Elio e le Storie Tese. Non sono nuovi ma a quanto pare le cose innovative possono arrivare anche da chi è sulla scena da 30 anni.

Nel tuo disco hai inserito una canzone e dei riferimenti al pittore milanese Arcimboldo, perché?

Mi piaceva il suo modo di contaminare con elementi naturali la sua arte, una visione nuova per il periodo in cui è vissuto, il Cinquecento. L’ho studiato attentamente e gli ho tributato la copertina del disco e con un pezzo in cui uso i suoi colori tramutandoli in parole.

18/03/2013
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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