Abbiamo incontrato i due musicisti che stanno deliziando l’udito dei raffinati ascoltatori del jazz italiano: Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
Lei è una vocalist di potenza, che negli anni 90 aveva tentato Sanremo da solista oltre che la carriera della spaghetti dance, la musica da discoteca dal sapore tricolore. Lui è stato per anni il contrabbassista degli Avion Travel, il complesso casertano che un Sanremo lo hanno vinto davvero, ai tempi della prima reggenza-Fazio. Petra Magoni e Ferruccio Spinetti si sono incontrati per la prima volta nel 2003 e oggi sono ben collaudati nel loro progetto Musica Nuda, che riesce a mietere consensi nel circuito jazz non solo in Italia. Con il disco che esce in questi giorni, Banda Larga, suoneranno in Portogallo, Spagna, Francia. E chissà. Perché la loro ricetta di jazz contemporaneo, musica da camera e un tocco di lirica conquista e incanta soprattutto dal vivo. Sul disco si sono avvalsi della collaborazione dell’Orchestra da camera delle Marche e a lavorare agli arrangiamenti dell’album hanno chiamato Daniele Di Gregorio, polistrumentista e collaboratore di Paolo Conte da molti anni.
“BANDA LARGA” contiene 20 brani inediti di cui cinque preludi, composizioni originali di Di Gregorio. Ma non è un richiamo alle connessioni internet. «Viaggiamo su frequenze molto vintage – ci dicono al lancio del disco - Facebook e Twitter sono importanti, infatti proprio su un social network qualcuno ci ha visto dalla Russia e ci ha invitato a suonare all’Hermitage di San Pietroburgo. Ma anche se il nome banda larga lascia presumere qualcosa di molto tecnologico abbiamo un approccio molto artigianale. Forse abbiamo iniziato con un myspace, è vero».
Il duo è molto apprezzato specialmente in Francia dove una radio ha iniziato a trasmetterli dal 2005, due soli anni dopo il loro esordio. « In 10 anni abbiamo registrato 6 dischi, un Dvd, vinto importanti riconoscimenti ma soprattutto portato la nostra idea di musica in giro per l'Italia, la Francia. Ascoltarci all’estero fa un effetto speciale, dobbiamo dire grazie al fatto che usciamo per un’etichetta Blue Note, che dà credibilità già per il nome».
CONTEMPORNEI - «Il nostro è un disco di musica contemporanea non solo jazz – dice Petra - c’è ovviamente improvvisazione ma perché abbiamo un modo di lavorare molto vicino alla tradizione, perciò usciamo anche in vinile».
Grandi interpreti finora, oggi si cimentano anche come autori: «Ci sono grandi interpreti che non hanno mai scritto i loro grandi successi italiani, pensiamo a Mina. Tra i nuovi brani, ce n’è uno, Libera giudicato non adatti al festival di Sanremo. Ora è finita nel disco e quando ci sarà il festival potremo discutere se sono stati estromessi a torto o a ragione, ma evidentemente è stata operata una scelta stilistica». Chiediamo a questo punto un amarcord a Spinetti. Tu hai vinto Sanremo nel 2000 con gli Avion Travel. «Sì sono stato fortunato a esserci capitato in un’annata come quella».
Con la crisi ci sono sempre più difficoltà anche per artisti come loro che si sono fatti le ossa su palchi di tutta Europa in tanti anni di gavetta. «Anche a Milano – ci confidano - prima c’erano tanti locali dove poter suonare, ora la musica come la nostra forse la si può presentare solo in un posto. In Francia invece ci siamo già affermati nel 2005 perché Radio France ci ha passato, era il periodo in cui spingevano molto Stefano Di Battista. Con un disco da 800 euro siamo rientrati nella classifica francese con 5mila copie vendute. Ora ci rimproverano su Facebook: scrivete anche in francese i vostri messaggi».
Cosa hanno imparato dagli altri artisti che ammirano? «Ci ricordiamo sempre di quello che diceva Mariangela Melato: posso dire di aver sempre lavorato con onestà intellettuale. Abbiamo sempre pensato che fare l’artista derivi da un’esigenza artistica e non da una necessità commerciale».
E sulla crisi del disco polemizzano: «La gente oggi dice che 15 euro sono troppi per un cd ma poi compra le maglie a 40 euro. Dobbiamo preservare il disco come prodotto e investire. Non abbiamo badato a spese per realizzare musica che potrà essere ascoltata negli anni».