Un Workshop propone la Bibbia in una rilettura laica, per mostrare diverse chiavi di lettura utili per tutti....
Avete mai pensato a come le figure del Vecchio Testamento siano presenti nella vostra vita? Benché il Natale sia vicino e la tentazione di parlare di temi religiosi possa essere forte, non parlerò né di religione in generale, né tantomeno di Cristianesimo in particolare.
Perché la Bibbia, prima ancora che un testo religioso, è un gran libro e, se approciato in modo laico, può proporre chiavi di lettura che si rivelano incredibilmente utili per tutti. Ad accompaganrci in un particolare percorso di approccio alla Bibbia, seppur breve rispetto all’ampiezza del tema, ci ha pensato la dottoressa Chiara Rossi in occasione del wokshop “Nuove Energie” organizzato dalla FIBA Lombardia e fortemente voluto dalla responsabile del coordinamento “Pari Opportunità”, Ester Balconi, che ha molto creduto nel progetto e nella presenza della Rossi.
Chi è Chiara Rossi? Tante cose: una counselor stimata, una sindacalista di lungo corso, una componente della commissione “Pari Opportunità” del gruppo UNICREDIT, una cara amica e chi più ne ha più ne metta. Ma prima di tutto, in questo contesto, è una seria professionista e una grande affabulatrice.
E così, partendo dall’ipotesi che la consapevolezza di sé è alla base di ogni scelta di vita (anche sindacale), ci ha presentato due figure della Bibbia: Rebecca, in qualità di archetipo “madre”, e Giacobbe, in qualità di archetipo “figlio”.
È una scelta originale e molto affascinante la sua che nasce dall’idea che siamo influenzati molto dagli archetipi della Bibbia in quanto permeanti nella nostra cultura. E così ha iniziato studiando le figure femminili, ma adesso il suo lavoro si è spostato anche sulle figure maschili. Ma queste figure, in realtà, proponendoci dei modelli a cui spesso anche involontariamente ci rifacciamo, sono un modo nuovo per arrivare a noi stessi. È un po’ come vedersi in uno strano specchio che rimanda un’immagine di noi stessi da un’angolatura particolare, quella che di solito non riusciamo o non vogliamo vedere.
E in questo modo nuovo è iniziato il workshop “Nuove Energie” della FIBA regionale Lombardia.
All’intervento della dott.ssa Rossi che ha molto movimentato animi e dibattito, è seguita un’interessantissima tavola rotonda a cui hanno preso parte Giusy Esposito, coordinatrice nazionale della commissione parità della FIBA, Andrea Zoanni, segretario generale della FIBA Lombardia, Paola Gilardoni, segretaria della CISL lombarda, Sandra Paltrinieri e Caterina Dotto, segretarie responsabili dei due principali gruppi bancari italiani ossia rispettivamente Unicredit e Banca Intesa. Il dibattito è stato molto interessante, anche perché è stato arricchito da esperienze quotidiane di vita e lavoro di ciascuna.
È stato una vista privilegiata sull’associazione poiché guardata non semplicemente dalle donne ma in ottica di genere che, si spera, arrivi a permearla nel profondo.
Il prossimo congresso è una grande occasione per farlo. Non perdiamo questa opportunità noi per prime, delegate e iscritte tutte, per partecipare attivamente.
Nel pomeriggio è stato il momento del Workshop, ossia delle idee. I partecipanti, uomini e donne, hanno raccontato problemi e portato proposte che confidiamo diventino patrimonio di tutti partendo dalla contrattazione aziendale fino ad arrivare, in futuro, al prossimo contratto nazionale.
Qualcuno durante il dibattito diceva che la rivoluzione parte dalla parità in famiglia. Io concordo e aggiungo che, si, parte dalla famiglia e dal proprio piccolo posto di lavoro.