JOHN TAYLOR A MILANO IL 7 DICEMBRE
Ve li racconto io gli anni Ottanta

Il libro autobiografico del bassista dei Duran Duran sta facendo discutere i cultori del decennio. Fu vera gloria? Dietro il luccichio di un’epoca, drammi, gioie e anche conversioni. E il racconto di come le rockstar di 30 anni fa cambiarono (a loro modo) il mondo.

C’è un passaggio cruciale nel libro Nel ritmo del piacere (Arcana, pagg. 334, euro 18,50) ed è quando John Taylor, bassista dei Duran Duran, descrive lo spirito con cui si preparò all’iniziativa di beneficenza organizzata da Bob Geldof nel 1984. Quella che creò Band Aid, Live Aid e indirettamente We Are The World. Taylor giustamente dice che non c’era stata fino ad allora una coscienza di quello che succedeva nel mondo, l’edonismo reaganiano aveva travolto tutti, artisti e consumatori di intrattenimento in una corsa all’oro che era giunta al capolinea.

Da quel giorno cambiò qualcosa, la musica si fece più “di spessore” e fu anche l’inizio del crollo dell’estetica della superficialità. Taylor, tra le rockstar dell’epoca, è forse il più titolato a scrivere del suo percorso. Nato in una famiglia cattolica medio borghese a Birmingham, Inghilterra, con ambizione e incoscienza in pochi anni , tra il finire dei 70 e l’inizio degli 80, si tuffò nello showbusiness lavorando, oggi diremo, “a progetto”. Educazione musicale tosta, tecnica scarsa, senso di emulazione alto furono alla base della sua affermazione nel decennio dell’esplosione di Mtv. Per ogni step della scalata al successo, Taylor ci racconta le fasi preparatorie con lo spirito tipico dell’entusiasmo post-adolescenziale.  E siccome oltre a diventare bassista divenne anche feticcio visual di stilisti e parrucchieri, era inevitabile che la fama, quel tipo di fama, lo travolgesse in una spirale di eccessi. Dalla quale, racconta apertamente nel libro, ne è uscito anche ripensando alla sua formazione cattolica.

L’autobiografia analizza passaggi talmente succulenti per gli appassionati di fenomeni giovanili degli ultimi anni, che sembra quasi un saggio sociologico. Specie quando si sofferma sulla tematica delle dipendenze, il racconto assume i toni del monito, onesto e analitico.

John Taylor incontrerà i suoi fan e lettori presso i MAGAZZINI GENERALI in via Pietrasanta, 16 a Milano il prossimo 7 dicembre dalle 16.00 alle 19.00 per un book signing.

L’accesso è a numero chiuso con un biglietto (5 euro) acquistabile in cassa il giorno dell’evento a partire dalle 9.00 fino ad esaurimento posti.

04/12/2012
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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