VENTI ANNI FA ALLA GUDA DELLA REGIONE
Fiorella Ghilardotti, politica e sindacalista

Ricordata a Palazzo Pirelli la prima donna presidente di Regione in Italia. Ma Fiorella era anche altro: a partire dalla sua esperienza nella Cisl.

Oggi nella sala del Gofalone del “Pirellone” è stata ricordata Fiorella Ghilardotti a 20 anni dalla sua elezione a presidente di Regione Lombardia. L’iniziativa è stata promossa dalla stessa Regione Lombardia e dall’Associazione dei consiglieri regionali. Inoltre da Aiccre, l’Associazione dei comuni delle regioni d’Europa e dall’Associazione Fiorella Ghilardotti. Erano presenti molti ex assessori e consiglieri che con lei hanno condiviso l’impegno politico di quel periodo cosi difficile dl nostro Paese. Nell’ascolto dei ricordi e delle testimonianze, abbiamo vissuto un affresco della situazione politica nel nostro Paese quando lei era Presidente fra il ’92 e il ’94.

Ma Fiorella è stata, anche una sindacalista importante della Cisl di Milano. Ha iniziato come operatrice dalla FIM nella zona di Melegnano-Lodi. Fu poi chiamata a operare nella categoria dei tessili entrando nella segreteria. Dal 1981 è entrata a far parte della segreteria dell’Ust di Milano che ha lasciato per presentarsi alle elezioni politiche. Nella Cisl di Milano ha sempre avuto molta attenzione a tutte le attività promosse dal coordinamento donne. Era sempre presente e ci sosteneva. Viveva il lavoro del coordinamento, la politica a favore delle donne, come politica prioritaria per il miglioramento della società. Era una donna sindacalista nel vero senso della parola. Per noi donne della CISL di Milano è stata un esempio di come la politica e la vita famigliare possono essere messe sullo stesso piano di priorità. Non prima la famiglia e poi la politica, oppure prima la politica e poi la famiglia. Entrambe, erano per lei prioritarie.

Si arrabbiava moltissimo quando vedeva che molte donne decidevano di lasciare l’attività sindacale perché fare politica e avere famiglia era un fardello troppo pesante. Infatti anche stamattina nel suo ricordo Carlo Spreafico, già segretario della Cisl di Lecco e oggi Parlamentare Europeo per i Ds ricordando quei tempi ha detto che se ha fatto carriera nel sindacato perche la gestione della famiglia era in carico alla moglie. Invece Lei ha dimostrato che invece era possibile. Lei è stata un esempio per tutti noi, per spronarci a non lasciare per i figli. Diceva che cosi si costruisce una società a misura di uomo e di donna.

Anche nella politica, negli incarichi importanti che ha ricoperto questo tratto non l’ha mai abbandonato. Anche stamani nell’intervento della Senatrice Marilena Adamo, ricordava quando nella predisposizione del calendario per la convocazione del consiglio regionale non voleva fari il consiglio un determinato giorno adducendo motivi famigliari. Un consigliere, vedendola così determinata, gli chiese cosa era mai quell’impedimento. Lei rispondendo a quell’assessore gli dice che è il primo giorno di scuola dei suoi figli e lei non voleva mancare a quell’impegno e che era meglio che anche lui quel giorno accompagnasse il figlio a scuola.

A noi della Cisl ha lasciato tanto. Era sempre presente quando la si cercava, per un intervento ai nostri convegni. L’ultima volta che l’abbiamo chiamata è stato l’otto marzo 2003 quando abbiamo riflettuto sulla nuova Costituzione Europea, eravamo convinti che l’’Europa aveva contribuito in modo sostanziale a realizzare in Italia la legge sulla parità e le pari opportunità e che anche la nuova costituzione doveva avere come pilastro il tema della partita fra gli uomini e le donne.

Lei in Europa si è adoperata molto, con incarichi istituzionali, dentro le commissioni, ecc… ma la cosa che mi piace ricordare qui è l’incarico di Presidente della Commissione Permanente delle donne del Partito Socialista Europeo. In questo incarico si è prodigata molto, tanto da proporre e far approvare direttive sulla parità salariale fra uomini e donne e sul bilancio di genere, cose ancora da realizzare. L’attuale presidente Roberto Formigoni, oggi, a 20 anni da quell’importante incarico, che è la presidenza della Regione Lombardia, ci ha ricordato che lei è stata la prima donna in Italia presidente di Regione e ha riflettuto sul fatto che quell’incarico e stato assunto in un tempo molto più difficile dell’attuale per le donne, non essendoci nessuna legge a sostegno della presenza delle donne nella politica.

Oggi, infatti, abbiamo una legge che prevede le quote rosa nei consigli di amministrazione delle società quotate, si sta discutendo a livello europeo di fare una legge simile anche per le Istituzioni Democratiche. Noi siamo presenti in questo dibattito e sosteniamo questi sforzi perché vorremmo che le nostre istituzioni siano più trasparenti cosi come la gestione della Regione Lombardia lo è stata negli anni ‘92 ‘94 con la gestione di Fiorella.

01/10/2012
Luigia Cassina Responsabile Coordinamento Donne Cisl Milano - info@jobedi.it
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