Il punto sulle prossime politiche
Per il premier che verra'

Non se ne parla nei dibattiti in corso per le elezioni. Ma cosa chiedono le donne al prossimo premier che verrà eletto?

Fra le varie news che mi arrivano ho trovato una nota della presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità della Basilicata, Antonietta Botta, che ha messo per iscritto un programma che dovrebbe attuare il prossimo premier per  rendere la nostra società più democratica, che condivido. “Il primo obiettivo deve essere quello di valorizzare il ruolo istituzionale degli organismi di pari opportunità, favorendo il coordinamento e lo scambio di esperienze e buone prassi tra le singole realtà regionali, al fine di promuovere politiche di genere paritarie, nonché di promuovere il raccordo e l’interlocuzione con le istituzioni nazionali, nelle loro diverse articolazioni. E’ urgente promuovere politiche dirette a dare piena attuazione alla Carta costituzionale, a garantire la convivenza civile e ridisegnare una società a misura di donne e di uomini, a contrastare tutte le forme di discriminazione di genere che alimentano intolleranza ed emarginazione, a sconfiggere la piaga inaccettabile dei femminicidi e di ogni violenza degli uomini contro le donne “in quanto donne”, interroga trasversalmente tutte le forze politiche che si candidano a governare l’Italia”.

QUALI PUNTI
In particolare – continua la nota di Antonietta Botta - per lo sviluppo del Paese, si ritiene prioritario affrontare fin dai primi provvedimenti della nuova legislatura i seguenti temi:
1. attuare e rafforzare le più recenti normative nazionali in materia di "potenziamento", volte a una partecipazione qualificata delle donne nelle istituzioni, nelle società, ai vertici dei luoghi decisionali, con l’impegno di realizzare compiuta democrazia paritaria;
2. assumere il lavoro femminile quale fattore strategico per il superamento della crisi e indispensabile alla crescita, colmando il gap occupazionale e salariale promuovere l’educazione di genere e il rispetto delle differenze nelle scuole, prevenire una rappresentazione femminile stereotipata in netto contrasto con il ruolo politico, culturale e sociale delle donne;
3. rinnovare il Piano nazionale contro la violenza alle donne, garantendo stanziamenti economici adeguati e costanti ai Centri antiviolenza/Case rifugio attivi sul territorio nazionale;
4. introdurre l’obbligo di valutazione dell’impatto di genere rispetto a tutti i provvedimenti legislativi e governativi, in linea con le raccomandazioni europee”.

E certo è che per mettere tutto ciò nell’agenda dei nostri politici, sarà necessario pensare a premier donna. E allora è suggestiva la proposta di un Capo dello Stato donna. Le candidature evocate dai giornali fanno i nomi di Anna Finocchiaro e di Annamaria Cancellieri, ma anche di Emma Bonino, e forse, sarà solo cosi, che il tema della parità politica delle donne potrà, se non essere risolto, almeno essere prioritaria nell’agenda politica italiana.

21/02/2013
Luigia Cassina Responsabile Coordinamento Donne Cisl Milano - info@jobedi.it
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