Cgil, Cisl, Uil: a farne le spese sono le fasce della popolazione più debole, le donne, i genitori, i giovani e i cittadini stranieri che lo frequentano.
Ancora una volta la montagna ha partorito il topolino: è esattamente ciò che è accaduto alla vicenda del consultorio di Largo De Benedetti.
O sarebbe meglio dire che tutte le rassicurazioni dateci negli ultimi mesi hanno mascherato la reale volontà, che era quella di chiudere il consultorio di Largo De Benedetti? Infatti, già nei mesi scorsi, abbiamo chiesto a Niguarda, da cui dipende il consultorio, ed al Comune di Milano, proprietario dell'immobile che attualmente lo ospita, la ricollocazione della struttura nelle immediate vicinanze per dare continuità al servizio.
Oggi veniamo a sapere che il consultorio verrà trasferito a 5 km di distanza, che equivale di fatto alla chiusura del servizio! A farne le spese sono le fasce della popolazione più debole, le tante donne, i numerosi genitori, i molti giovani e i cittadini stranieri che oggi lo frequentano.
E' inaccettabile che questi cittadini rimangano senza risposta: il consultorio non va chiuso perché fornisce un servizio fondamentale. Se non è più possibile lasciare il servizio nella sede attuale, chiediamo che venga spostato in un luogo vicino e facilmente raggiungibile, come potrebbero essere le Case della Comunità di via Farini o di viale Zara.
Chiediamo a TUTTI i soggetti istituzionali di attivarsi urgentemente per una soluzione immediata che dia adeguate risposte in termini di continuità del servizio. Possibile che nel quartiere Isola non si riesca a trovare un locale in grado di ospitare il consultorio?
Si parla tanto di rafforzare la sanità territoriale di prossimità per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini ma, evidentemente, non a quelli che frequentano il consultorio di Largo De Benedetti che, peraltro, sono per la stragrande maggioranza donne e tra poche settimane saranno senza risposte.
Ancora una volta tante parole e pochi fatti!
CGIL CISL UIL
Territoriali di Milano