Grande risultato della mobilitazione a difesa della sanità territoriale, promossa da Cgil, Cisl e Uil di Milano, con le categorie dei pensionati, della funzione pubblica e dei medici.
La mobilitazione nel quartiere di Baggio a difesa della sanità territoriale, promossa da Cgil, Cisl e Uil di Milano, insieme alle categorie dei pensionati, della funzione pubblica e dei medici, ha ottenuto un grande risultato.
ATS e ASST Nord hanno, infatti, comunicato che a partire dal prossimo anno ci sarà il potenziamento dei poliambulatori del Municipio 7.
“È da parecchio tempo che, unitariamente, stiamo insistendo con ATS e ASST Nord affinché ci siano una ridefinizione e un potenziamento effettivo della rete dei servizi e delle prestazioni di base nel territorio milanese – osserva Roberta Vaia, segretaria della Cisl milanese con delega per la sanità -; in particolar modo, ormai più di un anno fa, in seguito alle tante segnalazioni, lamentele e preoccupazioni dei residenti a Baggio abbiamo iniziato a preoccuparci dell’attività erogata nel poliambulatorio di via Masaniello. Il timore è che si arrivasse ad una sua chiusura”.
In questi mesi i sindacati confederali hanno organizzato assemblee pubbliche e incontrato i vertici delle aziende sanitarie per chiedere il potenziamento della sanità pubblica nel quartiere. Un presidio necessario, soprattutto per le persone più anziani o deboli, che faticano a spostarsi per recarsi nei grandi ospedali.
La mobilitazione ha avuto effetto, come si capisce dall’annuncio di ATS e ASST Nord, che hanno la titolarità della sanità e dei poliambulatori a Milano.
“E’ Inutile sottolineare la nostra soddisfazione per questo risultato – aggiunge Vaia -. E’ l’inizio di un percorso che continueremo a seguire, fornendo anche le nostre osservazioni, perché siamo convinti che il territorio e le periferie di questa città debbano avere una adeguata centralità, soprattutto in settori come quello sanitario e sociale dove proprio nelle periferie si trovano le situazioni di maggior disagio e bisogno”.
Negli ultimi anni si è assistito ad un vero depotenziamento della rete dei servizi sanitari sul territorio, che ha visto chiusure di sedi, trasferimenti, riduzione degli orari di apertura e delle prestazioni. In tutta l’area milanese si contano 21 poliambulatori. È la più grande struttura specialistica ambulatoriale della Regione Lombardia con oltre 850.000 prestazioni all’anno, 340 medici specialistici e oltre 200 infermieri.